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Gorizia ebbe per secoli una comunità ebraica importante, (documentati i primi insediamenti nel 1300), che alla città diede personaggi illustri . A metà dell’800 contava 314 componenti. Venne cancellata dalle deportazioni tra il 1943 a il 1944. Oggi rimangono le testimonianze dell’ex ghetto istituito nel 1696 l’Imperatore Leopoldo I, della sinagova risalente al 1756 e dell’antico cimitero di Valdirose o Borgo Rosenthal (in sloveno Rožna Dolina, in tedesco Rosenthal) che si trova a Nova Gorica.
Nell’ambito del progetto ‘Make Heritage Fun Gorizia’, sviluppato dal Club per l’Unesco di Gorizia con il Rotaract Club e il Leo Club Gorizia si è svolta domenica scorsa, patrocinata dal comune e con successo di pubblico, una visita alla casa del celebre glottologo di fede ebraica Graziadio Isaia Ascoli, all’ex ghetto e alla sinagoga, guidata dal presidente dell’associazione ‘Amici di Israele Gorizia’, Lorenzo Drascek, con degustazione di cibi kasher e musica klezmer eseguita alla fisarmonica, clarinetto e tromba dall’applaudito gruppo Etnoploč.
La storia ebraica a Gorizia e i possibili eventi a casa Ascoli sono uno degli aspetti che fanno di Gorizia una città piccola ma ricca di spunti per il tgurismo culturale…
Fabrizio Oreti, asessore alla cultura e sviluppo turistico