Conoscersi e superare le barriere linguistiche per creare un’Europa della giustizia comune. In questo spirito si è svolto lo scambio bilaterale di esperienze, durato una settimana a Klagenfurt, tra due delegazioni di magistrati, una austriaca e l’altra proveniente dal Friuli Venezia GIulia, guidata dal procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, promotore di questi incontri fin dal suo insediamento, nel 2015, quando si tenne un incontro con i colleghi delle Procure confinanti di Austria (Klagenfurt) e Slovenia (Kranj e Nova Gorica). La missione, finanziata da Ejtn, la rete di formazione giudiziaria europea, ha consentito di approfondire analogie e differenze tra ordinamento italiano ed austriaco.
De Nicolo ha definito l’Austria un Paese in cui “si investe per la giustizia” e in cui “c’è un senso diffuso di rispetto per la giustizia”. Tra le differenze riscontrate, ad esempio, “i due soli gradi di giudizio: dopo il primo si sceglie l’appello o la cassazione, uno esclude l’altro e i processi durano naturalmente di meno”, precsa De Nicolo. inoltre: la prescrizione che “non decorre più dopo l’esercizio dell’azione penale”. L’incontro, destinato a diventare un appuntamento fisso e si svolgerà il prossimo anno in Slovenia.
Ansa