10/09/2024

I finanzieri della Compagnia di Gorizia, nei pressi del valico goriziano di Sant’Andrea, dopo aver fermato una utilitaria, con a bordo quattro soggetti, di cui due di nazionalità slovena e due kosovari, hanno accertato, che i due kosovari avevano fatto ingresso nel territorio nazionale senza alcun titolo autorizzatorio e che i due sloveni altro non erano che due “passeur” specializzati nel favorire il passaggio clandestino in Italia di cittadini extracomunitari.

Per convincere della regolarità del viaggio non è bastata la versione fornita ai finanzieri goriziani dai due soggetti sloveni, di essere diretti in Francia, a Lione, per l’acquisto di un’autovettura usata e di aver casualmente incontrato, presso una stazione di servizio della capitale slovena, i due cittadini originari del Kosovo a cui avrebbero dato gratuitamente un passaggio con l’auto che avevano noleggiato il giorno prima.

I militari, si sono subito resi conto che il denaro posseduto da uno dei due passeur, pari ad € 2.070,00, era il compenso consegnato dai clandestini per attraversare il confine.
I due extracomunitari, dopo essere stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia per violazione dell’art. 10 bis D.Lgs 286/1998 (Testo Unico Immigrazione), sono stati subito riammessi in Slovenia ed affidati all’Autorità di Polizia di Nova Gorica.

I due cittadini sloveni invece, rispettivamente di 54 e 52 anni, sono stati tratti in arresto obbligatorio in flagranza di reato ai sensi dell’art. 380 del codice di procedura penale ed associati alla Casa Circondariale di Gorizia per violazione degli articoli 12 commi 1 e 3 ter del Testo Unico Immigrazione.

Il Tribunale di Gorizia, ha convalidato gli arresti ed applicato ai due sloveni la misura cautelare personale rispettivamente del divieto di ingresso e di dimora nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e di custodia cautelare in carcere, disponendo, altresì, la confisca del profitto del reato.

Il soggetto a cui è stata applicata la misura cautelare del divieto di ingresso e di dimora nel territorio regionale ha patteggiato la pena di 14 mesi e 6 giorni di reclusione e la multa di € 33.334,00, con sospensione condizionale della pena, mentre il connazionale, già gravato da precedenti penali in Italia e in Slovenia, è stato processato con rito abbreviato, conclusosi con la condanna a 17 mesi e 24 giorni di reclusione e la multa di € 33.334,00.

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