Polemizza l’assessore regionale alla formazione professionale e al lavoro del Veneto Elena Donazzan con il ministro dell’Interno, Marco Minniti, sul ruolo delle Regioni in tema di formazione professionale per l’integrazione dei migranti. “Il Veneto spende bene, anzi benissimo, i fondi destinati alla formazione professionale – puntualizza l’assessore – per cercare di dare lavoro ai veneti che non ce l’hanno e anche a quegli stranieri, venuti qui regolarmente, che a causa della crisi l’hanno perso. Molti di questi, peraltro, sono già rientrati nella loro patria”.
“Il ministro, che diversamente dal suo predecessore, sta pensando di mettere ordine – aggiunge l’assessore veneto – qui però sbaglia messaggio e interlocutore. Il messaggio è che gli immigrati clandestini non hanno alcuna intenzione di integrarsi e noi non li vogliamo. L’interlocutore non sono le Regioni e meno che mai il Veneto; ma quelle cooperative, passate da centomila euro di fatturato a svariati milioni, che potrebbero tranquillamente usare parte di quelle risorse per dare a questi immigrati una formazione che sia utile ai propri paesi di origine”.