“Un giornalista che, con la sua conoscenza e professionalità, non ha solo permesso di valorizzare il territorio friulano, ma anche di nobilitare una professione e la divulgazione delle notizie nel modo più corretto possibile”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier partecipando oggi a Udine in sala Ajace alla consegna dei premi della 1. edizione del concorso giornalistico dedicato alla memoria di Isi Benini.
Indetta dall’Associazione della stampa agricola del Friuli Venezia Giulia (Arga), l’iniziativa intende valorizzare la figura di uno dei padri del giornalismo enogastronomico regionale. Come ha spiegato il presidente dell’Associazione regionale giornalisti agricoli Carlo Morandini, l’iniziativa era nata lo scorso anno. Poi i tempi burocratici e successivamente la pandemia, hanno fatto contrarre il periodo di apertura del bando. Il premio, che ha anche lo scopo di favorire la riscoperta e la trasmissione delle eccellenze della città di Udine e del Friuli Venezia Giulia, è stato assegnato a Licio Damiani, Sergio Gervasutti, Daniela Paties Montagner, che hanno ricevuto opere donate degli artisti Gianni Borta, Piero De Martin Alessandra Candriella. Una segnalazione anche a Claudio Soranzo, Nel corso della serata, il professor Enrico Peterlunger, docente di viticoltura, alla Facoltà di agraria di Udine, ha tenuto una ‘lectio magistralis’ sulla ‘evoluzione della viticoltura.
Benini fu per vent’anni caporedattore della redazione Rai di Udine, dopo avere diretto per un anno il Messaggero Veneto. A lui si deve infatti, assieme a Claudio Cojutti, la nascita e il lancio della rubrica radiofonica settimanale La Vita nei campi. Ma a Benini risale anche la fondazione del Ducato dei vini friulani, la nascita della prima rivista nazionale del settore enologico, Il Vino.
Il Premio è stato conferito alla presenza presenza del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, dell’assessore comunale alla Cultura Fabrizio Cigolot e del presidente provinciale dell’Arga Carlo Morandini, Zannier ha evidenziato l’importanza dell’eredità lasciata dal giornalista e grande appassionato del mondo agricolo.
“La coerenza e la correttezza dell’informazione – ha detto l’esponente dell’esecutivo Fedriga – sono due elementi importanti poiché permettono di ampliare la platea dei fruitori delle
notizie non relegandole alla cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Questi due aspetti, legati alla semplicità di esposizione tanto a video quanto sulla carta stampata, hanno caratterizzato la figura di Isi Benini; quando c’è la possibilità di avere a che fare con un soggetto professionalmente dedicato a dare una notizia, che si è distinto per la sua capacità narrativa e di relazioni, si è di fronte ad un uomo che racchiude un valore aggiunto al di fuori della notizia stessa, capace di nobilitare il territorio che rappresenta”.