01/02/2025

La Corte permanente di arbitrato internazionale all’Aja ha congelato il processo per stabilire il confine marittimo nel nord Adriatico tra Croazia e Slovenia, in attesa di verificare la validità delle posizioni croate secondo cui comportamenti illegali della parte slovena avrebbero compromesso il lavoro della corte. L’estate scorsa la Croazia si era unilateralmente ritirata dall’arbitrato dopo che la stampa aveva pubblicato il contenuto di una serie di telefonate tra un giudice sloveno, membro della Corte per l’arbitraggio che doveva stabilire il confine tra le due ex repubbliche jugoslave, e una alta funzionaria del ministero degli Esteri di Lubiana, dal quale poteva sembrare che la parte slovena avesse cercato di influire sulla delibera a proprio vantaggio. Ora la Corte ha deciso di analizzare le conseguenze legali di questa decisione di Zagabria, fermando tutte le operazioni processuali riguardanti il merito del caso, ovvero la soluzione del contenzioso sul confine marittimo nel Golfo di Pirano che da 25 anni pesa sui rapporti tra i due Paesi. Per la Croazia l’arbitrato non esiste più e Zagabria ha offerto a Lubiana di trovare una soluzione tramite negoziati bilaterali, proposta finora respinta dalla Slovenia. (FONTE ANSA).

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