Le Fiamme Gialle della Compagnia di Monfalcone hanno posto fine all’attività illecita che si svolgeva all’interno di un noto studio dentistico ronchese, all’interno del quale quattro odontotecnici ed altrettanti assistenti alla poltrona perpetravano il reato di esercizio abusivo della professione medio-odontoiatrica.
Mirate indagini, dirette dalla Dott.ssa Laura Collini – Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia – hanno portato ad appurare come alcuni odontotecnici svolgessero, in realtà, anche attività di competenza esclusiva degli odontoiatri, quale, ad esempio, l’acquisizione di impronte dentali, l’esecuzione di lastre radiografiche, l’effettuazione di cementazioni, la rimozione di punti di sutura.
È vietato agli odontotecnici esercitare qualsivoglia manovra nella bocca del paziente anche in presenza ed in concorso del medico abilitato.
L’abuso si svolgeva sotto l’egida di due odontoiatri che, in qualità di rappresentati legali dello studio medico, hanno consentito e agevolato l’esercizio abusivo della professione mettendo a disposizione sia la struttura, sia l’attrezzatura ai “sedicenti medici” .
Le Fiamme Gialle hanno contato all’interno dello studio ben nove “poltrone” a fronte di due soli dentisti abilitati.Il “mistero” di tale esubero di poltroneera dovuto alla necessità dei due odontoiatri di far fronte ad un rilevante numero di pazienti e, a tale scopo, “ordinavano” agli odontotecnici e alle assistenti di intervenire direttamente sui numerosissimi clienti.
L’attività delle Fiamme Gialle sarà ora rivolta agli opportuni approfondimenti in merito alla mancata dichiarazione dei cospicui proventi illeciti derivanti dalle attività perpetrate in maniera del tutto abusiva.
I falsi dentisti nonché i due responsabili della struttura medica sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia, che ha richiesto al G.I.P. del medesimo Tribunale il sequestro preventivo dell’immobile e delle attrezzature, per la violazione prevista e punita dall’art. 348 C.P. (esercizio abusivo della professione medico-odontoiatrica senza averne titolo). Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro dei locali adibiti ad ospitare l’attività e tutta l’attrezzatura medica ivi presente.