23/07/2024

La scuola è la nuova frontiera della battaglia culturale contro la violenza sulle donne. E per parlare in modo diretto ed efficace ai ragazzi, la Commissione regionale pari opportunità ha messo in campo una squadra di sportivi. Sono undici infatti i campioni che hanno inviato un video con le loro riflessioni su quella che la presidente della Crpo, Dusy Marcolin, ha definito “l’odiosa piaga del femminicidio”, testimonianze che sono state raccolte in un filmato presentato oggi in sala Tessitori a Trieste, in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre.

Fa un certo effetto vedere gli eroi di stadi e palazzetti metterci la faccia per invitare i giovani al rispetto delle donne, prestando attenzione ai gesti ma anche al linguaggio. Hanno portato la loro testimonianza i campioni degli sport più popolari (da Adrian Banks, Daniele Cavaliero e coach Franco Ciani dell’Allianz Pallacanestro Trieste a Brian Nuytinck dell’Udinese calcio, Luca Magnino del Pordenone, Ray Petronio e Lucrezia Cergol della Pallanuoto Trieste), ma anche le olimpioniche Mara Navarria, Chiara Cainero e Giada Rossi, oltre a una giovane che si sta facendo strada come arbitro di calcio, Melissa Tassan.

“Raggiungere in questo modo i ragazzi – ha commentato Alida Misso, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale partner dell’iniziativa – vale più di molte lezioni di noi insegnanti con i libri di testo. Diffonderemo questo video in tutte le scuole, ricordando che dal 2019 c’è una legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica. E che anche il ministro Bianchi ci ha invitato a creare percorsi educativi su questo tema”.

“Sono orgogliosa del lavoro che stiamo facendo con le scuole, -ha ribadito Dusy Marcolin – dove i ragazzi non si limitano a fare presenza e ascoltare ma portano il loro contributo di riflessione lungo tutto l’anno. Coinvolgere i loro beniamini è un modo per lanciare messaggi che verranno recepiti con maggiore attenzione. E a questo proposito lancio un appello: se altri sportivi volessero contribuire con un loro messaggio, potranno farlo inviandoci un video”.

La nuova iniziativa della Crpo è stata accolta dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, “con un senso di gratitudine. Anche in un periodo difficile come quello della pandemia – ha aggiunto il presidente, presente alla conferenza stampa – la Crpo ha mostrato grande spirito di iniziativa. E più in generale tutti gli organi di garanzia del Consiglio rappresentano il front office della difesa dei diritti dei più deboli, in modo da far diventare gli ultimi parte del corpo della comunità e non uno scarto, come raccomandava padre David Maria Turoldo”.

Quanto alla violenza contro le donne, Zanin ha osservato che non è più sufficiente formare e informare, ma bisogna cominciare a essere rigidi nella punizione, creare una vera deterrenza per fermare questa spirale”.

Un concetto ripreso dall’assessore regionale Alessia Rosolen. “La certezza della pena è fondamentale – ha ribadito la titolare della delega alle Pari opportunità nella Giunta Fedriga – altrimenti ogni attività rischia di diventare inutile”. Rosolen ha ricordato la legge sulla famiglia e sulle pari opportunità appena approvata dal Consiglio regionale e più in generale il lavoro svolto dall’Amministrazione in questi anni “per la crescita di donne libere”, con un significativo aumento delle risorse finanziarie destinate alle iniziative dei Comuni su questi temi che ha consentito di allargare la platea degli enti coinvolti.

“C’erano 22 comuni del Friuli Venezia Giulia che nel 2018 realizzavano iniziative culturali ed educative finalizzate alla sensibilizzazione per il contrasto della violenza di genere, operando su uno stanziamento regionale complessivo di 60mila euro. In questi tre anni di legislatura siamo riusciti a portare le risorse a disposizione a 174mila euro ampliando il numero di comuni coinvolti a 65. Un risultato importante, dal momento che sono stati attuati degli interventi rivolti sia ai più giovani sia alla parte restante della cittadinanza, nel rafforzamento della consapevolezza di quanto sia importante superare il ritardo all’interno della società che esiste ancora sul tema”. Nel dettaglio, come ha ricordato l’assessore, la capillarità sul territorio che si è riusciti raggiungere con le iniziative sostenute dall’Amministrazione regionale ha determinato la creazione di molte opportunità di incontro e di riflessione sulla violenza di genere. Tra queste: l’allestimento di alcuni spettacoli teatrali, le campagne di sensibilizzazione attraverso l’affissione di manifesti o la proiezione di filmati; e ancora: dibattiti, conferenze, cineforum, spettacoli musicali, appuntamenti informativi – con le testimonianze di donne vittime di violenze -, oltre a tutta una serie di eventi organizzati nelle scuole, con la finalità – in un’ottica educativa – di rendere consapevoli del problema le nuove generazioni.

L’assessore ha poi ribadito l’importanza del fatto che questo tipo di comportamenti aggressivi e violenti non siano coperti da un velo d’omerta, non solo da parte delle vittime, ma anche di chi vive accanto a queste situazioni. “E’ il silenzio l’atteggiamento che alla fine rischia di essere l’arma più mortale, ed è grazie a chi questo silenzio lo ha combattuto e vinto che oggi – ha concluso Rosolen – abbiamo la giornata mondiale contro la violenza sulle donne”.

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