26/07/2024

Incidente ERASMUS Spagna: la Corte d’Appello di Terragona riapre il caso annullando l’archiviazione voluta dal Giudice Istruttore di Amposta…l’avvocato Cesare Perosa, difensore della famiglia friulana che ha perduto Elisa Valent nel tragico incidente, così commenta…

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Avv.Cesare Perosa

A distanza di quasi nove mesi dal provvedimento con cui il giudice istruttore del Tribunale di Amposta aveva disposto per la seconda volta l’archiviazione del procedimento penale che vede come unico indagato l’autista del pullman, la Corte d‘Appello di Tarragona ha finalmente deciso sui ricorsi proposti, avverso tale decisione, dalle famiglie delle vittime, accogliendoli pienamente.

Concordando con quanto evidenziato dai legali della famiglie la Corte d’Appello ha affermato che il Giudice istruttore aveva errato nel negare la prosecuzione delle indagini, nonostante queste non potessero ritenersi concluse, e nel disporre l’archiviazione.

Secondo la Corte d’Appello il Giudice Istruttore non ha tenuto nel debito conto le numerose e concordanti testimonianze dei trasportati che avevano tutti confermato di essersi accorti che l’autista era assonnato e che per tentare di non addormentarsi aveva aperto il finestrino per far entrare aria fredda, che avevano parlato del procedere anomalo del pullman che spesso debordava verso il margine destro della strada per poi rientrare improvvisamente in carreggiata.

Non ha poi considerato che dall’esame del disco cronotachigrafo e dalle indagini effettuate dalla polizia scientifica, nell’ultima ora prima dell’incidente erano risultati numerosi ed ingiustificati rallentamenti ed aumenti di velocità da parte del pullman (ben 77), mentre gli altri due pullman della comitiva, che precedevano di poco quello rimasto coinvolto nel sinistro, avevano registrato solo 5 rallentamenti il primo e 12 il secondo. Elementi questi dai quali si poteva facilmente desumere un probabile stato di stanchezza e sonnolenza dell’autista.

Non ha infine approfondito l’indagine sugli orari di riposo dell’autista, nonostante dagli accertamenti fosse risultato che nei dieci giorni precedenti la data del sinistro c’erano state due pause settimanali ridotte.
In definitiva, la Corte d’Appello ha dichiarato senza efficacia il provvedimento di archiviazione del procedimento penale del Giudice istruttore di Amposta e disposto che le indagini proseguano, nel termine massimo di 18 mesi, data la complessità del caso, con una nuova perizia sul sistema frenante del pullman, al quale l’autista aveva attribuito la causa del sinistro, e con una approfondita indagine dell’Ispettorato del lavoro in merito al rispetto delle norme su sicurezza e tempi di riposo da parte dell’Azienda proprietaria del pullman e dell’autista.

Dovranno poi essere espletate tutte quelle indagini che verranno ritenute utili e necessarie al fine di completare l’istruzione del caso.
Ovviamente la notizia è stata accolta con grande soddisfazione da parte delle famiglie delle vittime, che non potevano nemmeno immaginare come la tragedia che le ha colpite, privandole drammaticamente delle loro figlie, potesse non avere un responsabile.

Con questo importante provvedimento della Corte d’Appello di Tarragona i genitori e i familiari delle povere studentesse che hanno perso la vita in questo incidente cominciano a vedere la luce alla fine del tunnel e possono finalmente sperare che nei prossimi mesi si possa arrivare al rinvio a giudizio dell’autista del pullman.

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