Il consiglio regionale ha accolto all’unanimità la proposta di legge sulla sperimentazione per la produzione di medicinali a base di cannabinoidi, che aveva avuto come relatori Cremaschi (Pd) e Ussai (M5S) il quale ne è stato anche il promotore. La proposta – avevano spiegato i due relatori all’Aula – intende apportare alcune modifiche alla legge regionale sulle modalità di erogazione dei medicinali e delle preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche.
Tali modifiche si rendono necessarie per superare le difficoltà riscontrate in merito alla commercializzazione e alla acquisizione dei prodotti, non disponibili sul mercato italiano e dovevano essere importati dall’estero con aggravio di costi e allungamento dei tempi d’attesa per la terapia. L’obiettivo che ci poniamo – hanno aggiunto – è semplificare l’accesso alle terapie e ridurre i costi per il Sistema sanitario regionale (Ssr), prendendo in considerazione anche l’accordo di settembre 2014 tra il ministero della Salute e il ministero della Difesa per la produzione nazionale di sostanze e di preparazioni vegetali a base di cannabis e prevedendo, pertanto, la possibilità di stipulare una convenzione con lo Stabilimento di Firenze o di avviare sul territorio regionale azioni sperimentali o specifici progetti pilota con altri soggetti autorizzati a produrre e a distribuire medicinali cannabinoidi.
Il percorso previsto e i ruoli dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sono così definiti: l’inizio del trattamento avviene sia in regime ambulatoriale, sia in regime di ricovero, sia in ambito domiciliare presso i Centri del Ssr individuati dalla Regione; il paziente può proseguire il trattamento in ambito domiciliare, con oneri a carico del Ssr, sulla base della prescrizione del medico specialista; il medico di medicina generale può prescrivere i farmaci con oneri a carico del Ssr; il paziente può rifornirsi del farmaco presso le farmacie individuate dalla Regione presso i presidi ospedalieri o le sedi delle Aziende per l’assistenza sanitaria o presso farmacie convenzionate che operano in FVG.
Non nasconde la propria soddisfazione il portavoce del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai, primo firmatario della norma a 5 stelle: “Finalmente siamo riusciti a normare la sperimentazione della produzione di medicinali a base di cannabinoidi e modificare la legge regionale sulla materia. Finora – ricorda Ussai – i preparati a basa di cannabis terapeutica sono stati infatti a totale carico dei pazienti. Oggi non solo rendiamo possibile la rimborsabilità quando il farmaco viene somministrato in ospedale ma rendiamo possibile il trattamento direttamente a domicilio e, inoltre, consentiamo alla Regione di fare una convenzione con l’Istituto militare di Firenze per piantare la cannabis terapeutica nel Friuli Venezia Giulia”.