a metà mandato il presidente di Confindustria Udine ha incontrato i media per fare il punto su congiuntura economica e posizioni associative. Riproponiamo i contenuti in originale delal conferenza, divisi per argomenti.
Dal punto di picco pre-crisi (aprile 2008)al punto più basso della crisi l’indice di produzione industriale è sceso di 25 punti, ora rimediati a meno 24 ma il percorso per recuperare il terreno perduto è ancora lungo la generazione di ricchezza è diminuita e con essa il gettito di fiscale, il quale a sua volta finanzia l’intero sistema. Meno ricchezza equivale a meno gettito fiscale e questo impone la revisione della spesa pubblica e di tutte le spese “improduttive” al fine di orientarle agli investimenti. E’ questo che confindustria chiede al mondo istituzionale
La congiuntura internazionale almeno per le imprese orientate all’export mostra segnali positivi che trovano origine in un rapporto favorevole euro-dollaro al quale si aggiunge il più basso costo del petrolio che, per la per la manifattura, rende il costo dell’energia “un pochino più sostenbile”.
Sono dati in controtendenza rispetto all’andamento dell’occupazione il che v spiegato con ad una capacità produttiva inespressa che dovrà essere prima riassorbita e solo dopo si rifletterà positivamente nell’occupazione.
occupazione e valutazione su job act. Noi di Confindustria continuiamo a dare una valutazione positiva ma è troppo presto per giudicarne gli effetti. Comunque il Job Act per la prima volta in questo paese, ha dato regole più vicine a quelle dei competitor europei.
Guardiamo con attenzione gli sviluppi relativi alle prime dichiarazioni sul possibile decreto Poletti sulle uscite pensionistiche anticipate.
valutazioni sull’economia regionale e RIlancimpresa.
Giudichiamo positivamente il lavoro della Regione, che è andato anche oltre la mera concertazione con le parti. Sono stati inseriti contributi da parte del mondo produttivo ed insieme si è fatto un ragionamento su und iverso utilizzo delle risorse di contribuzione pubblica. Quindi giudizio positivo contestualmente all’invito a che le risorse trovino gratificazione nei regolamenti attuativi in tempi brevi e ragionevoli. Un impegno che il vice presidente della regione Sergio Bolzonello ha preso. dragaggi aussa-corno sbloccati il primo aprile e quindi impegno mantenuto. Su infrastrutture e servizi Matteo Tonon ha precisato che sono componenti importanti per il manifatturiero. Manifatture, servizi ed infrastrutture sono parti integranti e non separate dell’economia, ciascuna alimenta e trae beneficio dall’altra.
Su export e specialità della regione Friuli Venezia Giulia.
Mettere in discussione la specialità del Friuli Venezia Giulia è un pericolo importante.
La nostra regione vive di mondo. La trasformazione da Friuli agricolo ad industriale è avvenuta attraverso il corretto utilizzo degli strumenti della specialità negli ultimi 5o anni.
Molti di questi strumenti si ritrovano nella potestà legislativa in materia di economia e in materia di legislazione concorrente. Anche per questo vantiamo nell’export un saldo doppio rispetto all’import.
Legalità. Confindustria Udine tra le prime ad aderire al protocollo di legalità nazionale
dobbiamo restituire la fotografia di un’economia del Friuli Venezia Giulia che si basa su dei fondamenti sani. Va raggiunto un principio di legalità condiviso diatutte le componenti del sistema.
Conclusioni.
Gudizio complessivamente positivo su quelle che sono le riforme nazionali ma richiediamo una accelarazione sulla componente della delega fiscale e dobbiamo evitare che la difesa dell’ambiente (che condividiamo come valore fondante) non si trasformi dal punto di vista normativo e burocratico in un aggravio di costi senza generare benefici per il sistema.
Tonon conferma conferma il giudizio positivo di Confindustria Udine sul governo Serracchiani e le sue riforme (Rilancimpresa e Sanità) e sulla volontà della politica regionale volonta di rivedere le autonomie locali intese anche come organi di politica industriale (Consozi industriali).
La chiosa di Tonon è stata dedicata al credito e importanza del confidi per la compensazione della minore propensione all’erogazione del credito da parte del sistema bancario
le risposte ai giornalisti su credito banche e propensione all’investimento delle imprese, sui rapporti tra associazioni territoriali degli imprenditori , sulle reti di impresa e lo shopping di investitori esteri nelle pmi italiane ecc.
Elaborazione e montaggio dei contenuti a cura di Gianfranco Biondi