Giovani artisti e artiste del musical Cinderella hanno raccolto i meritati applausi dal numeroso pubblico che si è ritrovato in un contesto insolito quanto suggestivo per seguire con piacere lo spettacolo, resistendo anche all’umidità che ad un certo punto della serata ha iniziato a mordere. Più coraggiosi ancora ballerini e ballerine in parziale Déshabillé.
In un palco e con un service audio e luci adeguati a sostenere le performance di questo musical, posto in mezzo al verde delle colline moreniche ed accanto allo spaccio del promotore dell’iniziativa, la Cospalat, è andata in scena la rivisitazione in chiave moderna della storia senza tempo di Cenerentola, così come l’hanno concepita sulla spiaggia di Lignano, un anno fa, Gianni Zanella (regista) e Cristian De Marco ( direttore artistico e produttore esecutivo), già produttori del Piccolo Re Leone.
Accompagnati da un tappeto musicale costruito attraverso hit musicali dagli anni 80 ai giorni nostri, i protagonisti hanno raccontato con i linguaggi di oggi , verbale e non verbale, condotti con maestria, grazie anche alle coreografie della scuola di ballo DNA, le vicende tra i banchi di scuola di una Cenerentola adolescente di oggi (Ella il suo nome), vittima delle sorellastre bulle e di una matrigna, (madame nel musical) piuttosto osè nello stile di vita.
Tutti intorno i compagni di scuola e tutte le dinamiche che caratterizzano la vita giovanile dei nostri tempi. Uno spettacolo coinvolgente, animato dalla passione e dall’entusiasmo di un cast ben assortito e che attende la “chiamata” dei circuiti teatrali.
Intanto è la Cospalat ad aver creduto in loro, portandoli in un contesto “alternativo” a Pagnacco, che avrà delle repliche, simili per ambiente, ad Ipplis e a Lucinico di Gorizia. Prevista anche una tappa a Valvasone. Sempre nelle immediate vicinanze di spacci del consorzio.
Lo spettacolo è stato preceduto dagli interventi del patron di Cospalat, Renato Zampa, del sindaco di Pagnacco Luca Mazzaro, dall’assessore alle attività produttive della Provincia di Udine, Leonardo Barberio che non si sono limitati solamente agli indirizzi di saluto ad artisti e pubblico…ascoltiamoli in successione…
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