26/07/2024

“Abbiamo constatato concretamente il valore aggiunto dato dal lavorare assieme. I Gruppi di lavoro e le Commissioni istituite stanno producendo tante idee e iniziative individuando, al contempo, ampi spazi di miglioramento”.

È apparso soddisfatto Gianpietro Benedetti, presidente di Confindustria Udine, che,   a palazzo Torriani, unitamente ai vertici associativi, è intervenuto alla conferenza stampa indetta dagli Industriali friulani per riassumere le attività svolte, i risultati raggiunti e gli obiettivi a medio-lungo termine dei Gruppi merceologici e delle Commissioni consultive in cui si compone l’Associazione.

Nel suo intervento, Benedetti si è, tra l’altro, soffermato sulla necessità di lavorare con la Regione e con Roma per aggiornare i termini dell’immigrazione organizzata di personale specializzato, unico strumento a disposizione, nel breve-medio periodo (“Le politiche sulla scuola e sulla natalità avranno effetto tra una ventina di anni”), per contrastare la cronica assenza di manodopera del nostro sistema produttivo. “Dovremo seguire il modello della Germania – ha aggiunto – affinché, anche in Italia, ad un saldatore o un edile specializzato straniero venga immediatamente riconosciuta la sua specializzazione”.

 L’intervento di Benedetti è stato tutto improntato alla concretezza: “Facciamo bene a parlare di start up ma poi – ha aggiunto – queste, che sono utili per far emergere la creatività, devono essere finanziate.  

Sull’idea di convertire le lauree umanistiche in professioni STEM ( materie scientifiche) per accelerare la soluzione dei problemi legati alla carenza di personale specializzato, Benedetti. pur esprimendosi positivamente al riguardo, ha rimarcato che  è necessario lavorare sull’orientamento ”.  in un ambito di stretta collaborazione tra scuole e aziende.  per permettere ai ragazzi di capire dove possono esprimere al meglio i loro talenti.

Il presidente ha chiuso il suo intervento con un breve cenno alla congiuntura economica. “Ci aspettano due duri anni di down dove probabilmente assisteremo a una selezione di competitività. È inutile lamentarsi, sappiamo che un nuovo momento critico è in arrivo, come già accaduto in passato. È opportuno invece che le imprese diventino sempre più internazionali per mediare le crisi locali”.  

È stata poi la vicepresidente Anna Mareschi Danieli a fare un sintetico punto sulle attività svolte e sui principali progetti dell’Associazione, non prima di aver ricordato come i vertici associativi di Confindustria Udine siano un team composto da oltre 40 imprenditori che mettono a disposizione delle imprese associate e del territorio il loro tempo e la loro esperienza oltre che la loro energia per stimolare il settore industriale al miglioramento continuo.

Nel lavoro di squadra non c’è mai la somma aritmetica dei componenti: il totale può essere o minore o maggiore degli addendi. Nel caso di Confindustria Udine il team ha portato un valore aggiunto molto maggiore e lo testimonia anche il 10% in più degli iscritti nell’ultimo anno”.

Mareschi Danieli, per necessità di sintesi, ha elencato solo i punti più significativi dell’attività di Confindustria Udine, comunque dopo due lunghe ore di interlocuzione con ciascun capogruppo e ciascun leader di Commissione, in particolare nei seguenti settori strategici, di emergente attualità ed interesse per le imprese del territorio: energia, orientamento e formazione, reclutamento qualificato e manodopera specializzata, innovazione e start up, supporto alla famiglia e alla natalità.

L’elenco ha ricompreso: la costituzione di un Comitato Tecnico di emergenza per il gas; la redazione di un documento sull’efficientamento energetico; il monitoraggio sul possibile shortage di gas per il periodo invernale;

lo studio di fattibilità per la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) su scala industriale; la creazione della piattaforma Creiamo Valore per il matching tra domanda e offerta di lavoro, il progetto Educability (Education+ Sustainability) per la creazione di centri educativi 0-3 anni all’interno delle aree industriali; l’apertura di due filiali di Friuli Innovazione a Zagabria e Belgrado; la missione in Marocco prevista per marzo 2023; l’iniziativa Stages.it per gli istituti tecnici e professionali; i master universitari – il Master Level Up; il progetto StartUp e l’avvio del programma Startup Academy; il progetto iNEST-Inyterconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dal PNRR Ecosistema Innovazione complessivamente con 110 milioni di euro; la prosecuzione del progetto Advance Digital Manufacturing Valley; l’intelligenza artificiale con la presenza dell’Associazione, assieme a 14 imprese associate, al World AI Cannes Festival 2023, il più importante evento mondiale di settore;  il  progetto idrogeno transfrontaliero in cui Confindustria Udine è in prima linea per sviluppare il maggiore impiego e diffusione di tecnologie basate sull’idrogeno; la task force sul fotovoltaico; il coordinamento per la creazione di un basket bond in materia finanza per la crescita delle imprese e la defiscalizzazione per le madri lavoratrici. “Attenzione – ha precisato su questo punto Mareschi Danieli – non ho detto donne, perché donne e uomini sono uguali fino a quando le donne non diventano madri, a maggior ragione se hanno più di un figlio. Questo dovrà incidere sia sul bilancio familiare, riducendo i contributi a carico della lavoratrice, che a livello di bilancio aziendale attraverso appunto la riduzione dell’IRES o il credito di imposta”.

Dal canto suo, il vicepresidente vicario Piero Petrucco, nella sua qualità di presidente della Commissione Cultura, ha ricordato come mercoledì 7 dicembre sarà inaugurata e aperta alla cittadinanza la Torre di Santa Maria, al cui interno sarà ospitata la Vetrina dell’Ingegno.

“Sarà un luogo per aprire Confindustria alla città. La Vetrina dell’Ingegno – ha aggiunto Petrucco –  ha come scopo raccontare, valorizzandole, storia e caratteristiche costitutive delle attività produttive industriali del nostro territorio, accompagnando le aziende nel recupero, nel mantenimento e nella comunicazione della propria storia.

Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani per far capire loro i valori dell’impresa, che ha anche valori culturali molto elevati, e che con la Vetrina cercheremo di esplicitare al meglio”.

Infine, il vicepresidente Dino Feragotto ha parlato del progetto “Impresa futuro” che ha l’obiettivo – nello stesso contesto della Torre di Santa Maria – di dare una visione del futuro dell’industria seguendo i dettami dell’industria 5.0 e della società 5.0. Alla base ci sarà l’approfondimento dell’evoluzione della società e delle tecnologie abilitanti, ricordando però che l’uomo è sempre al centro del sistema e che la priorità finale è sempre quella della sostenibilità ambientale e sociale. Tra gli stakeholders del progetto c’è, in primis, l’Università di Udine, ma l’iniziativa si rivolge proprio a tutti, soprattutto ai giovani, esortati da Feragotto ad osare in maniera provocatoria e ad immaginare qualcosa che ancora non c’è”.

 La conferenza stampa è stata anche occasione per rendere nota l’analisi dei dati dell’indagine trimestrale di Confindustria FVG elaborati dall’Ufficio studi di confindustria Udine.

Nel terzo trimestre 2022 la produzione industriale regionale è diminuita del -5,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e del -10,8% rispetto ai tre mesi precedenti.

Le imprese della regione, dopo un primo semestre positivo (+0,7% rispetto ai primi sei mesi del 2021)  scontano ora gli effetti dei costi energetici e dell’incertezza a seguito del conflitto in Ucraina.

In deciso calo le vendite nel trimestre estivo, più accentuato per il mercato interno (-3,3% la variazione tendenziale) rispetto a quelle all’estero (-1,2%)Anche la dinamica del portafoglio ordini risulta in decisa flessione: -9,4% rispetto allo scorso anno e -12,1% rispetto a tre mesi fa.

Segnali preoccupanti anche riguardo l’utilizzo degli impianti produttivi, con un tasso sceso dall’83,9% del primo semestre al 77,5% del terzo trimestre.

Con riferimento ai singoli comparti, in deciso calo la produzione nell’industria siderurgica (-11,1% rispetto al terzo trimestre 2021), del legno e del mobile (-12,3%), della carta (-8,4%), dovuto anche a blocchi produttivi per picchi dei prezzi dell’energia. Minore la flessione nella meccanica (-1,6%). In aumento l’alimentare (+12,9%) che ha beneficiato dell’ottima stagione turistica estiva.

Stabile al momento l’occupazione.

Le prospettive per i prossimi mesi sono circondate da incertezza molto elevata.

Il prezzo del gas consegnato in Europa, dopo aver toccato i 346 euro per megawattora a fine agosto (era 70 a febbraio 2022 e 20 a gennaio 2021), con il raggiungimento degli obiettivi di stoccaggio è sceso a 110 euro. Il prezzo dell’elettricità in Italia ora è nuovamente in leggera risalita, ma permane al momento sui valori dello scorso inverno e inferiore di oltre il 50% rispetto alla media di questa estate.I rincari delle materie prime hanno avuto straordinarie ricadute sui prezzi al consumo, frenando la spesa delle famiglie e gli investimenti. L’inflazione ad ottobre in Italia ha registrato un deciso aumento dell’11,8% su base annua (da 8,9% di settembre). Quella di fondo, al netto degli energetici e alimentari freschi, ha accelerato, dal 5% di settembre al 5,3% di ottobre (prezzi di abitazione, acqua, elettricità e combustibili: +57% su base annua, prodotti alimentari +13,5%).

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