11/09/2024

Lo scalo giuliano ha un nuovo partner internazionale confermandosi una realtà portuale e logistica sempre più attrattiva per gli investitori esteri. Nella nuova zona franca di Bagnoli della Rosandra (FREEeste) nasce una nuova collaborazione pluriennale tra Interporto di Trieste, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e British American Tobacco (BAT)

courtesy of AdSPMAO

L’annuncio alla presenza dei Ministri Patuanelli e Giorgetti, del governatore del FVG Massimiliano Fedriga e di altre Autorità. A Trieste aprirà un centro di innovazione e sostenibilità di livello mondiale “A Better Tomorrow Innovation Hub” con un investimento totale fino a 500 milioni di euro nei prossimi cinque anni e oltre 2.700 posti di lavoro per la realizzazione diretta o indiretta delle attività del futuro polo.

Su un’area di 20.000 mq a Bagnoli della Rosandra di pertinenza dell’interporto di Trieste, in regime di punto franco, nascerà appunto l’hub che ospiterà uno stabilimento di produzione per il mercato italiano e l’esportazione globale e la digital boutique di BAT: un laboratorio di innovazione e centro di eccellenza per la trasformazione digitale e il marketing digitale, dedicato alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione di linee di prodotto a rischio potenzialmente ridotto come le sigarette elettroniche e i prodotti medicinali per la terapia sostitutiva della nicotina.

I lavori per la costruzione del complesso inizieranno a breve e il primo modulo sarà completato e attivato nel 2022.

“Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura di ‘A Better Tomorrow Innovation Hub’, un elemento fondamentale nei nostri obiettivi di trasformazione per ridurre l’impatto del nostro business sulla salute. La città di Trieste è stata scelta come sede di questo progetto in quanto centro leader per l’innovazione “, ha dichiarato Roberta Palazzetti, presidente e ad di BAT Italia e area director per il Sud Europa. Negli ultimi anni, BAT ha contribuito alle entrate erariali dello Stato con oltre 2 miliardi di euro l’anno tra accise e IVA. Il lancio di questo hub porterà alla futura creazione di 2.700 posti di lavoro previsti, tra cui: circa 600 posti di lavoro diretti stimati che includeranno risorse STEM, altamente qualificate nel campo della Ricerca e Sviluppo e della digitalizzazione ecirca 2.100 posti di lavoro indiretti in termini di indotto stimati sia a livello locale che nazionale.

Va rilevato che questo nuovo insediamento è un tassello fondamentale del più ampio progetto di sviluppo, iniziato nel 2017 dall’Interporto di Trieste con l’acquisizione dell’area di Bagnoli della Rosandra (FREEeste), e finalizzato all’ammodernamento e ampliamento delle proprie infrastrutture logistiche a supporto dell’incremento dei traffici e dell’intermodalità del sistema regionale. Nell’arco temporale 2018-2021 l’interporto ha già investito oltre 30 milioni di euro nella riqualificazione dell’area di Bagnoli e nello sviluppo della sede di Fernetti, supportato dai principali soci industriali e finanziari (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Friulia Finanziaria Regionale, Camera di Commercio della Venezia Giulia e la tedesca Duisburger Hafen).

Zeno D’Agostino – courtesy of AdSPMAO

Su questo punto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino ha dichiarato: “L’investimento di BAT è strategico per Trieste e l’intera Regione perché porta valore, occupazione, traffici marittimo-portuali e soprattutto si inserisce in un’evoluzione complessiva di riconfigurazione delle supply chain all’interno di una globalizzazione sempre più regionalizzata. Premia anche il lavoro di questi anni in cui l’Autorità di Sistema Portuale ha costruito un territorio integrato dal punto di vista logistico, industriale e di utilizzo del Porto Franco. Ed è in quest’ottica che l’operazione è importantissima: si tratta del primo vero insediamento industriale in Porto Franco negli ultimi trent’anni. Siamo di fronte a un evento eccezionale che accogliamo con entusiasmo”.

Sulla stessa linea anche Paolo Privileggio, presidente e ad dell’Interporto di Trieste “Questa operazione conferma il ruolo di cerniera dell’Interporto di Trieste quale driver di crescita del nostro territorio. Oggi inizia un percorso con BAT che auspichiamo sia solo l’inizio. Sono già state individuate tra le due società delle possibili aree di futuro sviluppo che potrebbero sfociare in nuove iniziative e sulle quali cominceremo a lavorare a breve”.

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