Regione Friuli Venezia Giulia e rappresentanze sindacali del Comparto unico hanno siglato a Udine, nella sede della Regione, l’accordo per il Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) e riallocazione di funzioni amministrative. L’accordo riguarda in modo particolare le modalità di trasferimento e il trattamento economico del personale che sarà riallocato in applicazione della legge regionale 26 del 2014, anche nell’ipotesi del recesso di un Comune o dello scioglimento di una UTI. L’atto è stato sottoscritto dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, dai delegati di Upi, Anci e Uncem e dalle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl. “Quella sottoscritta oggi è un’intesa che segna un passaggio essenziale all’interno del processo di riordino del sistema Regione-Autonomie locali, dando risposta alle richieste di certezza normativa, di garanzia della continuità contrattuale e di salvaguardia del posto di lavoro da sempre sostenute dal sindacato – ha commentato il segretario generale della Uil Fvg, Giacinto Menis dopo la firma dell’accordo – Ora, però, dopo 7 anni di blocco dei contratti e del turnover che in regione hanno procurato risparmi per circa mezzo miliardo di euro (ma che ai lavoratori hanno fatto perdere mediamente 4 mila euro) ci aspettiamo pure che si apra un confronto davvero responsabile, anche sul fronte dei diritti contrattuali e retributivi dei lavoratori del comparto unico, valorizzando il loro ruolo fondamentale nei processi di riforma della pubblica amministrazione”.