24/02/2025

di Gianfranco Biondi

È tempo di saldi estivi. Il richiamo resiste ancora  perchè la convenienza e il risparmio sui prezzi pieni ha sempre il suo appeal. Se poi ci mettiamo anche il gusto di un viaggetto che ci porta in luoghi ameni e sempre belli da rivedere e respirare, l’appeal del saldo si esalta con  un valore aggiunto. Ed è quello che vanta Atrio, grande e  moderno centro commerciale posizionato alle porte di Villach in Carinzia, alle porte dell’Italia. Per gli abitanti del Friuli Venezia Giulia, ma non solo, perché potremmo anche parlare di veneti e di Sloveni, questo centro commerciale se la gioca forse meglio ancora che non con i suoi abituali clienti locali. Si monta in macchina e si va ad Atrio, che vuol dire anche laghi, montagne, gastronomia, atmosfere caratteristiche e ospitalità austriaca. Ma ora approfittiamo dei saldi, di cui parliamo con il direttore di Atrio, Richard Oswald, per fare qualche riflessione su ruolo e senso dei centri commerciali o, meglio, sul destino del retail fisico.

Salutiamo Oswald e gli chiediamo se il momento dei saldi è oggi ancora atteso come lo era in passato?

“Da Atrio i saldi ci sono sempre, questo è un po’ il nostro motto, perché in effetti le iniziative per gli sconti a favore della clientela si susseguono nel corso dell’anno, ma naturalmente il periodo estivo comporta un’intensificazione. I  saldi sono attesi perché riguardano un po’ tutti i settori merceologici”.

Rispetto al trend normale, il periodo dei saldi ad Atrio quali variazioni produce negli acquisti e nell’affluenza  sia locale che estera?

Ci aspettiamo una buona risposta e speriamo di poter avere un ritorno di numerosi clienti dall’Italia, anche contando sul fatto che l’estate è per i nostri vicini la stagione delle vacanze. Noi, come centro commerciale senza confini, ovviamente accogliamo sempre a braccia aperte gli amici che arrivano dal Friuli, dal resto d’Italia, come anche dalla Slovenia. C’è una solida tradizione di scambi e di amicizia tra i nostri popoli, un legame che nel corso di questa estate vogliamo rilanciare e favorire, nel segno del rafforzamento delle relazioni. Gli italiani, comunque, sanno che da Atrio possono trovare, a prezzi convenienti, tutta una serie di prodotti tipici austriaci che solitamente sono amati e ricercati, a cominciare dalla gastronomia, che tra l’altro è a portata di mano anche nei numerosi bar e ristoranti del nostro shopping center”. 

Richard Oswald

Le lunghe restrizioni alla socialità dovute alla pandemia hanno modificato i comportamenti, inserendo o amplificando  nuovi servizi con l’obiettivo di raggiungere il cliente  lì dove era recluso, ovvero in casa sua. Secondo lei l’allentamento delle restrizioni ha provocato un’inversione di tendenza, facendo quindi tornare la voglia di aggregarsi e di frequentare nuovamentre luoghi fisici  di intrattenimento e di mercato? Che cosa ha registrato Atrio in questo? senso?

“Ci sono delle buone premesse, gli amici dall’Italia e dal Friuli Venezia Giulia cominciano a rivedersi da noi con una maggiore frequenza. Non possiamo negare che il biennio che abbiamo alle spalle ha presentato dei momenti di criticità. Però vedo che nei nostri Paesi confinanti c’è ora la volontà di superarli e di pensare al futuro con più fiducia e con un atteggiamento propositivo. Notiamo che le proposte e gli eventi che stiamo organizzando destano un crescente interesse anche nella vostra regione, e ne siamo davvero molto contenti. Stiamo vivendo il periodo attuale come un momento di ripresa e guardiamo avanti”. 

Da  studi effettuati sulla capacità del retail tradizionale di reagire e sopravvivere alle nuove forme del commercio (delivery e internet) emerge che le parole chiave per non soccombere siano Innovazione, creatività e personalizzazione.  A Sydney una nota multinazionale  ha lanciato un negozio dove il cliente può personalizzarsi il cibo per animali oppure a New York un ristorante di hamburger lascia che sia il cliente a personalizzarsi l’hamburger, sia con gli ingredienti che con il proprio nome, riconoscendo una royalty se poi altri clienti l acquistano la sua creazione gourmet….e si potrebbe andare avanti… Lei pensa che un centro commerciale debba ricercare anche queste nuove frontiere, uscendo quindi dalla logica “dell’affittacamere” oppure ci sono ancora margini per guardare al futuro con le stesse logiche di oggi?

“Come direttore di Atrio ho imparato negli anni a mettere al primo posto la qualità dei prodotti e del servizio che offriamo alla nostra clientela, contando sulla capacità di innovazione e sulla versatilità dei nostri negozi, novanta nel centro, animati da imprenditori e gestori che hanno il desiderio di rispondere in modo pieno e soddisfacente alle esigenze dei clienti, se possibile anche anticipandole. Quindi il momento economico è impegnativo e sfidante, ma al tempo stesso pieno di nuove opportunità che vorremmo cogliere”.  

Ci sono particolari iniziative che Atrio ha progettato in coincidenza con i saldi? 

“Dal 14 al 16 luglio tornano da Atrio le attese Giornate delle super occasioni. Moda trendy, accessori chic e tanti articoli per la casa e lo sport sono a disposizione dei ‘cacciatori di grandi affari’. Un mercatino ideale per chi è in cerca di brand riconosciuti a ottimi prezzi. La location è davanti al centro commerciale, presso l’area esterna di Augustin. Tra i partecipanti, segnalo Interspar, Tom Tailor, Denim Tom Tailor, Hervis, nameit, Vero Moda, Jack&Jones, Planet Lollipop, my Indigo, Kneipp. Come si può vedere, ce n’è davvero per tutti i gusti. E’ in arrivo anche il Mercatino delle pulci dedicato ai giocattoli: il 21 e 22 luglio, da Atrio, bambini e bambine dai 4 ai 14 anni possono provare a mettere in vendita vecchi giocattoli all’insegna del motto “Contrattare, comprare e vendere”. Per partecipare, consultate il nostro sito www.atrio.at. Partiamo dalle nuove generazioni, che sono il nostro futuro”. 

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