23/07/2024

Dopo una serie di laboratori che hanno coinvolto grandi e piccoli, l’edizione intitolata “Ricucire il tempo” si appresta alla conclusione con due appuntamenti aperti al pubblico, in programma a Cividale del Friuli e Villalta di Fagagna. 

Tutto pronto per i due eventi che chiuderanno la nona edizione di “Bestiario Immaginato”. Un festival diffuso e uno spazio temporaneo di creazione che utilizza la mediazione artistica, lo spettacolo dal vivo, la multimedialità e il fare creativo dei più piccoli per raccontare il presente e il forte desiderio di riallacciare i legami sociali e di fare delle nostre relazioni un’opera d’arte. Nel corso dell’ultima edizione sono stati coinvolti 600 piccoli partecipanti – impegnati a “Ricucire il tempo” nel corso degli ultimi 7 mesi – grazie alla collaborazione con ben otto amministrazioni comunali. A raccontare il progetto e gli appuntamenti in programma, in occasione di una conferenza stampa, ospitata dalla sezione ragazzi della Biblioteca Civica “V. Joppi” di Udine, sono stati Mara Fabro, presidente della cooperativa Damatrà Onlus, David Benvenuto, mediatore artistico per Invasioni Creative, e Cristina Visintini, referente comunale per i Servizi Educativi extrascolastici 6-14 anni del Comune di Gorizia. A portare i suoi saluti anche la dottoressa Cristina Marsili. 

Le date da segnare per il doppio grande evento sono quelle di sabato 15 aprile (con 5 repliche: 10.30/11.30/12.00/14.30/15.30) al Museo Archeologico di Cividale del Friuli e di domenica 16 aprile (sempre 5 repliche 14.00/15.00/16.00/17.00/18.00) a Cjase di Catine, a Villalta di Fagagna. Ad attendere gli spettatori ci saranno 600 creature cucite. L’artista Virginia di Lazzaro si è occupata di incastonarle tutte in un percorso di scoperta che sarà accompagnato dalle istallazioni sonore realizzate raccogliendo le voci e le storie incontrate in ognuna delle comunità coinvolte. Ogni cosa sarà attraversata da un filo di storie, gli spettatori cammineranno e “cuciranno” nuove strade di memoria. L’installazione è ispirata all’opera dell’artista Maria Laiche, con la sua idea di arte relazionale, ha scoperto come la linea che unisce gli individui e li rende comunitànon è mai davvero una linea retta. Per partecipare agli eventi di Cividale sarà anche possibile raggiungere la città Ducale con il del treno Cesarino, grazie alla collaborazione con la FUC – Ferrovie Udine Cividale che, ogni anno, allestisce le carrozze con gli inviti agli eventi di Bestiario. Inoltre, sabato fino alle 14.59, i bambini fino a 4 anni viaggiano gratis e dai 4 ai 12 anni a tariffa ridotta. Dalle 15 invece la gratuità è estesa a tutti i bambini fino ai 12 anni non compiuti.

Da ben nove anni “Bestiario Immaginato” coinvolge le piccole comunità, mettendo al centro l’infanzia. Il risultato, sempre nuovo e mai scontato, è quello che conduce a un processo culturale che ha senso per tutti, grandi e piccoli. Gli animali e l’immaginario dei bambini restano sempre il punto fermo, di partenza. A cambiare è solo declinazione del tema: la stoffa, il cartone, la luce, la natura o i grandi anniversari (Leonardo da Vinci, Patria del Friuli, Dante Alighieri). Il progetto è una produzione di Damatrà onlus, è ed stato realizzato con la collaborazione dell’associazione Invasioni Creative, grazie al bando della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, oltre che al contributo e alla partnership dei Comuni di Colloredo di Monte Albano, Fagagna, Gorizia, Moruzzo, Pagnacco, Remanzacco, San Vito di Fagagna, Tavagnacco; Fondazione Stazione dell’arte Ulassai, associazione 47|04, Museo Archeologico Nazionale di Cividale, Gradska knjižnica i čitaonica Pula, L’Art Source, Il Cavalîr, associazione Corsia d’Emergenza e al sostegno della Banca di Udine Credito Cooperativo. 

Le bambine e i bambini, i genitori e gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie di Colloredo di Monte Albano, Fagagna, Gorizia, Pagnacco, Remanzacco, San Vito di Fagagna, Tavagnacco e del centro estivo di Moruzzo, anche in questa edizione, hanno permesso la creazione partecipata dell’evento.

Ai più piccoli è stato chiesto di immaginare un animale fantastico e, partendo dal loro disegno, di creare assieme ai genitori un oggetto d’affezione. Per fare ciò, in ciascuna delle comunità coinvolte è stato allestito un laboratorio che assomigliava molto alla bottega di un sarto: a disposizione c’erano stoffe, macchine da cucire, aghi, bottoni, fili e imbottitura. Famiglie e operatori hanno così potuto assaporare questo tempo lungo per riscoprire il piacere del “fare assieme”, del “fare in comunità”. Ne è uscito un incredibile zoo di “bestie” cucite, pezzi unici fatti di pazienza, collaborazione ed emozioni condivise.

«Questa nona edizione, ispirata all’opera dell’artista Maria Lai, ci ha fatto incontrare quasi mille persone nell’idea che gli eventi si possono costruire dal basso promuovendo un’idea attiva e partecipata di sviluppo del pubblico a partire dai più piccoli – ha spiegato Mara Fabro -. Abbiamo toccato otto paesi della nostra regione in oltre 7 mesi di attività, scoprendo che l’opera d’arte necessaria sta proprio nel nostro cucire le relazioni e che la bellezza sta nelle differenze di pelo, di zampe, di baffi e di colore».

Il Comune di Gorizia, con i suoi servizi educativi è l’ultima delle comunità entrate a fare parte di questo grande progetto, come ha ricordato Cristina Visintini. Il percorso laboratoriale rivolto ai bambini e alle bambine di alcune scuole dell’infanzia comunali si è svolto nei mesi di novembre e dicembre 2022: tre gli incontri in ognuna delle diverse sedi dedicati a bambini e bambine e un incontro con il coinvolgimento dei genitori. È stata l’occasione di mettere in mostra le capacità espressive e i talenti delle piccole e dei piccoli, la curiosità che li contraddistingue, la capacità di immaginare e di fare. 

Contestualmente, sempre nelle giornate di laboratorio, grazie a Invasioni Creative, sono stati allestiti dei piccoli set multimediali dove alcuni mediatori artistici hanno raccolto storie in formato audio. Ogni bimba e bimbo ha risposto a delle domande. Proprio grazie alle loro risposte è nata una storia collettiva che lascia traccia dell’immaginario d’infanzia su alcune tematiche. Quest’anno, in particolare, le domande hanno preso spunto dalle “fiabe cucite” dell’artista tessile Maria Lai e rappresenteranno il file rouge che accompagnerà gli eventi multimediali dal vivo. 

Nei progetti curati, uno degli obiettivi è quello di umanizzare la tecnologia, come ha raccontato David Benvenuto. Lo facciamo attraverso la narrazione multimediale e i linguaggi creativi restando in ascolto delle persone che incontriamo. Nel caso di Bestiario Immaginato hanno lavorato su due fronti: la raccolta delle voci dei più Piccoli e la riscrittura di diari legati a Maria Lai, artista relazionale che ha fatto da guida in questa edizione.

Andrea Ciommiento, direttore artistico di Bestiario Immaginato, ha raccontato  che hanno lavorato alla raccolta di storie partendo da alcune domande che prendono liberamente ispirazione dalle fiabe di Maria Lai come un Dio distratto, la Curiosape e il Campanellino d’argento. Maria Lai, con la sua opera, è una preziosa testimonianza per le nuove generazioni: inventare e costruire spazi d’espressione artistica, ricominciare a giocare con le cose, intessere storie come fili per ricucire il tempo. I bambini e le bambine che abbiamo incontrato ci hanno raccontato le loro “bestie”, le avventure e il proprio immaginario d’infanzia prendendo in considerazione non solo il proprio ma anche l’immaginario di un’artista relazionale come Maria Lai. Anche quest’anno, come nelle due passate edizioni, questi “immaginari” lasciano traccia di un sentire comune grazie alle nuove tecnologie: gli audio-racconti potranno infatti essere ascoltati negli eventi conclusivi previsti e successivamente all’interno dei canali web del progetto. In tal modo la tecnologia ci aiuta a fare memoria di comunità.

Sabato 15 aprile (alle 10.30/11.30/12.00/14.30/15.30) al Museo Archeologico di Cividale del Friuli e domenica 16 aprile (sempre 5 repliche alle 14.00/15.00/16.00/17.00/18.00) in Cjase di Catine, a Villalta di Fagagna. 

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