Alberto Netti: voce, chitarra e autore dei testi; Aleks Marinkovic, basso; Luca Quargnal, batteria.
I Volvodrivers si formarono nel 2004 a Monfalcone, sono un trio power-rock formato che sino a qualche tempo fa erano un quartetto con Il chitarrista Gianni Travaglia.
A Pantianicco di Mereto di Tomba, presso gli Angel’s Wings Recording Studios, abbiamo presentato il nuovo CD contenente una dozzina di brani e il primo video relativo al brano Ossessione Ciclopica.
Etichettati come band grunge (sporcizia – porcheria in inglese, ma si riferisce al Rock del centro America, Washington, Seattle), con la maturità musicale consolidata nei nuovi brani, il discorso cambia trasformandosi in genere più stoner-rock (tossico – drogato sempre per tradurre l’inglese). Anche se, tutto sommato, l’appellativo di band grunge italiana rimane sempre più convincente.
I Volvodrivers propongono da sempre le loro canzoni in lingua italiana, utilizzando a volte anche parole molto forti e incisive, con l’idea di arrivare all’ascoltatore in modo diretto. Il tema principale dei brani ruota sulle problematiche sociali causate da chi comanda l’umanità nell’ombra, guardando il problema da dentro in modo introspettivo e personale che trascende l’esperienza sociale, da qui l’idea del titolo dell’album: “Cui Prodest?”.
I 12 anni di carriera dei Volvodrivers sono caratterizzati da due EP, usciti rispettivamente nel 2006 “Polar EP” e nel 2008 “Lamda Song”, e due album, il primo uscito nel 2014 “Volvodrivers” e l’ultimo nato, appunto, “Cui Prodest?”. Sono una band molto attiva anche a livello di concerti live, tanto da averne all’attivo quasi 200! Per conoscere le altre date delle prossime esibizioni dal vivo, potete seguire la pagina Facebook della band sempre aggiornata con tutti i loro eventi.
Alberto Netti ha scelto di scrivere i testi in italiano perché desiderosi di esprimere concetti e tematiche nel modo più istintivo possibile. Utilizzando alle volte di uso comune, spera che il messaggio arrivi al pubblico e all’ascoltatore in maniera diretta, durante l’ascolto dei brani. Soprattutto nel nuovo disco hanno puntato molto sui testi, sia da un punto di vista lessicale sia tematico e concettuale. Le canzoni affrontano problematiche sociali, guardando il problema in modo quindi introspettivo e personale che trascende l’esperienza sociale.
I testi li scrive Alberto Netti, mentre per quanto riguarda la musica, la stesura è corale. La canzone parte da uno scheletro musicale di chitarra o di basso, mio o di Aleks, che viene vestito poi di tutti gli arrangiamenti, cambi di ritmo, stravolgimenti da parte di tutti e tre i componenti del gruppo. Prova dopo prova, fino ad ottenere e “scoprire” il brano. Sono convinti che tutte le canzoni esistano già in natura, nascoste nei suoni che la terra, l’aria e l’acqua ci regalano quotidianamente; l’artista deve essere solo in grado di scoprirle e plasmarle con sensibilità, magia e la condivisione nel gruppo.
Ancora una band rock da Monfalcone, dal Friuli Venezia Giulia, pronti a conquistare e convincere, senza dubbi, senza inglese, con parole chiare e temi convincenti.
Marco Mascioli