23/07/2024

I  “sempiterni” cinque milioni di euro destinati a Gorizia per la ristrutturazione di villa Louise, di cui si progetta un utilizzo per la collettività, non fanno gioire Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente segretario provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG. Prendono, anzi, a pretesto una uscita del consigliere regionale del PD, Diego Moretti, riferita allo stanziamento, per definirlo una “elemosina con cui la giunta regionale vorrebbe farsi perdonare l’immenso patrimonio di arte, cultura e documenti che l’assessore regionale Torrenti insieme all’ex presidente della provincia Gherghetta, con la complicità del PD, hanno portato via da Gorizia a favore di Monfalcone e Trieste”.

“Le opere d’arte dei musei provinciali, che dovrebbero essere di gestione e proprietà di Gorizia – proseguono Oreti e Devetag -e che invece oggi siamo stati obbligati a dividere al 50% con Monfalcone, come premio portato in dote dal PD per le passate elezioni comunali a Monfalcone, non dimenticando che la gestione è stata addirittura trasferita a Trieste, unico caso nazionale in tal senso”.

“Il valore complessivo del patrimonio artistico-documentale dei musei si aggira sui venti milioni di euro. Il mercato dell’arte non ci è ignoto – stigmatizza Devetag – e crediamo che il valore è sicuramente maggiore.”

“Dunque, Moretti con una mano ricorda alla città i 5 milioni per villa louise e con l’altra non menziona i 20 milioni di patrimonio che non gestisce più la città. In pratica, concedere 5 milioni per gestirne 20.

Un affare – tuona Oreti – ma NON per Gorizia che ci ha pesantemente rimesso. Non dimenticando l’incredibile peso di avere sul gobbone lo stipendificio regionale chiamato Erpac (ente regionale patrimonio culturale), il cui direttore, evidentemente persona seria, ha dato le dimissioni qualche mese dopo la nomina”.

Devetag conclude la nota sottolineando che l’operazione Musei provinciali è stata costruita per togliere autonomia turistico-culturale a Gorizia, e promette che il primo atto, in caso di sconfitta alle elezioni dell’attuale maggioranza, sarà la richiesta di spazzare via l’ERPAC e i suoi costi di gestione per riportare la proprietà e la gestione dei musei a Gorizia, come avviene in tutta italia.

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