29/11/2023

Nel giro di pochi giorni, due cittadini italiani si sono visti ritirare forzosamente in Slovenia patente di guida, carta di identità e documenti di circolazione dell’autoveicolo per non aver esposto sul parabrezza la vignette. E questo perchè la DARS d.d., società che gestisce le autostrade slovene ha preteso il pagamento immediato della multa di 150 euro (se si è sprovvisti della somma i suoi impiegati procedono al sequestro dei documenti). I due malcapitati, dopo aver effettuato il bonifico, sono riusciti a recuperare i documenti solamente dopo aver ripagato suovamente la vignetta, perchè i luoghi dove erano depositati, anch’essi rintracciati con difficoltà, erano inaccessibili tramite la viabilità normale.

I casi sono stati presi in carico dal consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, Rodolfo Ziberna, che ha subito inoltrato alla governatrice Serracchiani una richiesta di intervento presso il Governo sloveno affinchè si affermi il principio di reciprocità e del buon senso nei rapporti tra Italia e Slovenia.

“E’ opportuno precisare – afferma Ziberna – che in Italia per le violazioni commesse da uno straniero al codice della strada, ai sensi dell’art. 207 dello stesso codice, non è ammesso il ritiro
dei documenti di circolazione, tranne in casi eccezionali, né tanto meno dei documenti d’identità o di espatrio, poiché ciò limiterebbe il diritto dei cittadini dell’Unione europea di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, ai sensi della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004.”
NDR
Facendo salvo il principio che l’automobilista deve smepre informarsi sulle regole e poi rispettarle va detto che il sequestro di tutti i documenti appare essere una azione ben lontana dal buon senso.
Stiamo parlando di una vignetta e non di omicidio stradale…ma gli sloveni, evidentemente, peccano di flessibilità in questo senso.
Ci si augura che un intervento istituzionale possa rimettere in eqilibrio i rapporti.

Una considerazione riguarda anche la segnaletica stradale slovena. In certi casi sembra fatta apposta per trarre in inganno gli automobilisti, in quanto prevalgono i cartelli che indirizzano verso le superstrade su quelli che indicano le strade normali ( ovvero quelle in cui non si paga la vignette) Uno dei due automobilisti che si sono rivolti al consigliere regionale ha avrebbe riferito di aver imboccato l’autostrada verso Isola a causa di una non adeguata segnaletica stradale.
Un caso emblematico è la strada normale che parte dal confine di Rabuiese per collegare Capodistria, passando attraverso la località di Škofije .Questa strada ha inizio nel retro di un distributore di benzina e si imbocca dopo essere entrati nell’area di servizio. E già qui si parte male. Dopo bisogna fare molta attenzione tra rotonde e rotondine per non finire in autostrada.

GFB

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