24/07/2024

In Austria le tariffe per l’anno in corso sono di 8,90 euro per 10 giorni, 25,90 euro per due mesi, 86,40 euro per tutto l’anno. Gli importi indicati sono quelli per le auto e i veicoli fino a 3,5 tonnellate, mentre per le moto sono circa la metà.

In Slovenia costa di più: ci vogliono 110 euro per la vignetta annuale, 30 euro per quella mensile e 15 euro per la settimanale. Queste cifre raddoppiano per gli autoveicoli a più assi, eccetto i camper, con un’altezza sopra il primo asse pari a 1,30 metri o superiore. Per le moto le tariffe sono di 55 euro per l’annuale, 30 euro semestrale e 7,50 euro per la validità settimanale.

La faccia tosta degli italiani, ci consente di lamentarci, sebbene in Friuli Venezia Giulia, non avendo nemmeno un percorso degno d’esser chiamato autostrada, in questo periodo di lavori, le tariffe rimangono esorbitanti nonostante le percorrenze. Per esempio se andaste da Carnia a Portogruaro e ritorno dovreste pagare 8,30 euro a tratta (16,60 in totale). Praticamente in mezza giornata di code sull’autostrada italiana  avreste speso più che una settimana di viaggi in Slovenia, per non fare il paragone con l’Austria.

Ma noi siamo furbi e cerchiamo di non percorrere le autostrade e superstrade dei paesi confinanti per non farci fregare con la vignette!

Certo le cose cambieranno, dal punto di vista della percorribilità, non appena avranno finito i lavori di ampliamento dell’A4, ma sono sicuro che per quella volta avranno già aumentato le tariffe autostradali.

Ci sono due aspetti che vedono solo come concausa i cantieri stradali, ma sono il vero motivo di rallentamenti e code: gli automobilisti che non rispettano i limiti indicenti presenti in questo periodo e guidano distrattamente, magari con lo smartphone in mano oppure guardando code e incidenti sulla carreggiata opposta, spesso causano incidenti a loro volta; i camionisti che quando vedono la coda, spengono il motore approfittando per fare la sosta obbligatoria. Sembra impossibile ma ci sono davvero dei folli (dicono siano per lo più dell’Est Europa) che anche quando il serpentone di auto e mezzi pesanti ricomincia a muoversi,

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loro rimangono fermi per non far girare i dischi cronotachigrafi, smarcandosi il fermo previsto di almeno 15 minuti. Dopo una guida di quattro ore e mezzo, infatti, il conducente di un mezzo pesante deve fermarsi per 45 minuti, ma può fare pause di almeno 15 minuti + 30 minuti, intercalate nel periodo di guida di quattro ore e mezza. Se la pausa viene fatta sulla carreggiata generando code incredibili e peggiorando la situazione, anziché in un’area di sosta, il cronotachigrafo non lo sa!

Così mentre ti consideri fortunato perché stai percorrendo la direttrice libera, guardi dalla parte opposta e vedi che davanti al camion fermo in testa alla coda, non c’è nessuno.

Certo la pessima situazione della viabilità in regione non è imputabile interamente alla A4, in verità non abbiamo strade statali a scorrimento veloce se non in città a Trieste e Udine. Non sono mai state adeguate al traffico odierno le direttrici principali come Triestina (SS14 Trieste – Venezia) e Pontebbana (SS13 Tarvisio – Venezia), mentre Pordenone è collegata, grazie alla A28, solo con il Veneto. Da cinquant’anni sento parlare di un fantomatico progetto autostradale Pordenone – Gemona del Friuli, ma non credo farò in tempo a vederla realizzata.

Insieme ai lavori per l’ampliamento dei tratti da Palmanova a San Donà, proseguono gli interventi per la messa in sicurezza delle pareti rocciose nel tratto compreso tra Redipuglia e Monfalcone Lisert in entrambe le direzioni. Dalla serata di lunedì 15 ottobre fino al 31 dicembrele attività si concentreranno poco prima della barriera del Lisert sulla carreggiata est in direzione Trieste.

A partire quindi dalle 9.30 di martedì 16 fino a tarda serata. Nei giorni seguenti, mercoledì 17 e giovedì 18 e così anche la settimana successiva da lunedì 22 a giovedì 25 – sempre dalle 9.30 fino a tarda serata – la corsia di marcia sarà interdetta al traffico e quindi la circolazione deviata in quella di sorpasso. Nei giorni successivi, da venerdì 26 ottobre, il traffico tornerà a scorrere anche sulla corsia di marcia, che vale la pena ricordare è quella di destra, tra la corsia d’emergenza e quella di sorpasso. La corsia più a sinistra si chiama “di sorpasso” in quanto dovrebbe essere utilizzata solo per il tempo necessario a sorpassare. Anche nel caso ci fossero tre corsie, se non diversamente indicato, si dovrebbe sempre utilizzare la corsia più a destra libera. Qualcuno invece crede che quella sia riservata ai veicoli lenti e, con quello che ha speso per la macchina, sicuramente la offenderebbe se occupasse tale corsia anche solo per un minuto. Meglio restare in mezzo e andare piano.

Per il momento possiamo solo contare gli incidenti registrati nei primi sei mesi dell’anno. Gli incidenti mortali sono passati da 2 a 3; gli incidenti con lesioni da 75 a 99; le persone ferite da 128 a 259; gli incidenti con soli danni ai veicoli da 225 a 473; gli incidenti che vedono coinvolti veicoli commerciali con peso superiore ai 35 quintali da 138 a 267. Non sono disponibili i dati relativi alle percorrenze, ma possiamo stimare che tra i lavori e gli incidenti grandi e piccoli, dovrebbero essere più che raddoppiate nella media.

L’unico consiglio che mi sento di dare per i prossimi mesi è di evitare l’autostrada, se possibile, visto che molti di noi conoscono bene le alternative, vi assicuro ne gioverà la vostra salute (i nervi) e arriverete di sicuro anche rispettando i limiti.

La buona notizia arriva dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga che nell’intervista ha parlato di anticipare di molto i tempi per terminare i lavori. Ricordo che la precedente giunta, a suo tempo parlò di concludere entro la fine del 2021 e l’inizio del 2022 il tratto Portogruaro – Palmanova. Ora invece si parla di quasi due anni in meno.

Marco Mascioli

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