La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin commenta senza mezze misure le ultime esternazioni del docente di Ingegneria Economico-Gestionale.
«Secondo l’Agenzia nazionale sulla valutazione della ricerca (Anvur) – afferma la Frattolin -l’unico dipartimento eccellente dell’Università di Udine è quello di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Il rettore dell’ateneo friulano Felice De Toni ha imputato questo disastroso risultato all’accorpamento dei dipartimenti, passati da 14 a 8. Accorpamento che, a suo dire, ha appiattito le qualità dei dipartimenti precedenti. Con la consueta faccia tosta De Toni, però, si dimentica di dire che la scelta dell’accorpamento è stata presa dal CdA dell’Università di Udine nel 2015 quando lui era già rettore e sulla base di un “piano strategico”- ancora consultabile sul sito di ateneo – predisposto dalla commissione da lui stesso istituita e presieduta. Di certo De Toni passerà alla storia per essere stato uno dei peggiori rettori che l’ateneo friulano abbia mai avuto».
Se il rettore De Toni ritiene sbagliato il metodo di valutazione dell’Anvur , – continua nella nota l’esponente pentastellata -avrebbe dovuto spingere l’assessore regionale Panariti a sollevare la questione al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (Miur) o sollevarla lui stesso in quanto segretario generale della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane). Se non l’ha fatto, evidentemente era d’accordo sul discutibile metodo ministeriale».
«Al di là delle decisioni nefaste prese a livello nazionale dai governi prima di centrodestra e poi di centrosinistra, che si aggiungono ai continui tagli di fondi all’Università e alla ricerca di base, restiamo convinti – sottolinea Frattolin -che per elevare la qualità della ricerca di un ateneo, sia fondamentale migliorare i meccanismi di reclutamento dei ricercatori. Aspetto che da anni sembra essere trascurato dall’Università di Udine. In caso contrario – aggiunge la consigliera del M5S – la ricerca prodotta dai nostri atenei regionali continuerà a peggiorare inesorabilmente. Una cosa però è certa. I partiti politici stanno distruggendo il sistema universitario a livello nazionale come nel Friuli Venezia Giulia: in Italia dal 2004 il numero degli iscritti è precipitato del 20 per cento, quello dei docenti è diminuito del 17 per cento, quello del personale tecnico-amministrativo del 18 per cento e le risorse per il Fondo del finanziamento ordinario è calato del 22, 5 per cento. Per il futuro del nostro Paese e della nostra Regione – conclude Frattolin – è fondamentale rimettere università e ricerca tra le priorità di investimento».