17/06/2024

Dopo vent’anni di nomadismo, il museo di Storia Naturale di Udine approda alla sua sede definitiva. Enorme il patrimonio di tesori e curiosità che finalmente ha una casa adeguata.

Sabato 18 febbraio 2017 il Museo Friulano di Storia Naturale svelerà alla città di Udine i locali della nuova sede in via Sabbadini 32. Alle ore 11.00 si inaugureranno la biblioteca, la sezione didattica e un padiglione espositivo, primi risultati dei lavori di recupero dell’ex macello che in futuro ospiterà le intere collezioni del Museo.

I locali sono il primo traguardo raggiunto dal progetto per la realizzazione della nuova sede del Museo Friulano di Storia Naturale.

Nell’occasione inoltre ai visitatori saranno illustrati i prossimi passi di completamento della nuova sede dello spazio espositivo. Ci sarà una biblioteca a scaffale aperto, che raccoglierà pubblicazioni di carattere scientifico e storico inerenti alla storia friulana, ma anche un piccolo luogo di ristoro. Altre tre stanze sono invece dedicate alla didattica, con aree pensate per ospitare le scuole nelle attività di laboratorio e gioco-studio. Infine, ci sarà anche un padiglione nel quale i visitatori potranno avere un ”assaggio” delle collezioni che, una volta conclusi i lavori, troveranno posto nel Museo.

«Finalmente, il Museo Friulano di Storia naturale può aprire alla città le sue prime aree – spiega il sindaco di Udine Furio Honsell – terminando così il suo periodo di ”nomadismo”, che durava ormai da oltre 20 anni».

« La gara per il secondo, e ancora più consistente, lotto, è in pieno svolgimento – ha sottolineato l’assessore Scalettaris – ed entro il mese di febbraio avremo il nome dei professionisti che si saranno aggiudicati l’incarico per la progettazione. Una volta redatto il progetto procederemo con la gara per i lavori, lavori che contiamo possano partire entro fine 2017».

Con la riqualificazione della zona tra l’ex frigo e piazzale Cella dove oggi sorge un parcheggio non regolamentato, riqualificazione prevista con tempi analoghi, riusciremo finalmente a dare un volto nuovo a una zona della città in forte espansione.

Le collezioni che presto verranno ospitate nel futuro Museo costituiscono uno strumento fondamentale per l’attività di ricerca e la divulgazione delle biodiversità, della lunga storia geologica, della ricchezza della documentazione fossile e delle testimonianze della cultura umana presenti sul territorio friulano. Curiosità, interazione e i più moderni strumenti espositivi guideranno il visitatore in un viaggio lungo quasi 500 milioni di anni.

Il progetto del Museo vede una superficie di 1.800 mq destinati a sale espositive permanenti e temporanee, 650 dedicati alle attività ludico-didattiche e science center e 10.000 di parco. Il Museo custodirà 54.000 titoli nella biblioteca specializzata, 98.000 reperti fossili, 13.000 minerali e rocce, 245.000 reperti paletnologici, 600.000 reperti zoologici e 158.000 reperti botanici.

Tra questi, numerosi sono i “tesori” custoditi, un vero scrigno di biodiversità: dai reperti zoologici di valore storico, come la testa dell’elefante ucciso da Italo Balbo, ai numerosi “tipi”, ovvero gli esemplari sulla base dei quali vengono istituite specie o altri taxa (raggruppamento di organismi, unità tassonomica) nuovi. Tra le ”perle” paleontologiche ecco i rettili del Triassico superiore di Preone (fra i quali i più antichi rettili volanti conosciuti) le flore del Carbonifero o le ammoniti del Ladinico. Il Museo ospiterà poi importanti reperti preistorici come le statuine del Neolitico di Sammardenchia o la sepoltura di Piancada, nonché botanici quali l’Erbario Gortani e persino un Erbario pre-Linneano.

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