Una truffa da decine di migliaia di euro ai danni di 20 aziende vitivinicole del Collio goriziano e sloveno è stata scoperta dal Nucleo di polizia tributaria di Gorizia dopo una denuncia da parte del titolare di una nota azienda vitivinicola del Collio goriziano, che aveva subito il raggiro di un sedicente operatore economico della provincia di Caserta che gli aveva proposto, tramite e-mail, l’acquisto di un significativo quantitativo di vino confezionato, con pagamento alla consegna tramite assegno circolare per 6.000 euro. Solo dopo averlo presentato all’incasso, il venditore ha scoperto che l’assegno apparteneva a una partita di altri 322 assegni “in bianco” trafugati nel corso di una rapina a un portavalori. L’attività effettuata dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria di Gorizia, inizialmente sotto la direzione della Procura della Repubblica di Gorizia e poi – per competenza territoriale – della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito di individuare le aziende agricole frodate e di risalire all’identità dei truffatori attraverso intercettazioni telematiche. Il meccanismo fraudolento consisteva nell’inviare a numerose aziende agricole una proposta di acquisto di vino imbottigliato richiedendo il “listino” dei prezzi, che stranamente non veniva mai contestato o mercanteggiato al ribasso. I successivi contatti telefonici intercorrevano solo con quei venditori che si mostravano interessati all’affare e che accettavano il pagamento con assegno circolare ricevuto in contrassegno alla consegna della merce. Perfezionata la truffa, gli acquirenti, per non essere rintracciati, chiudevano le utenze telefoniche e le società utilizzate come paravento, intestate a extracomunitari non rintracciabili.
La truffa ha danneggiato almeno 20 aziende agricole regionali e molte altre in Italia e non ha risparmiato neppure il Collio sloveno. In particolare il raggiro ai danni di un viticoltore sloveno, a cui i truffatori avevano ordinato un ingente quantitativo di vino imbottigliato, con spese di spedizione a carico del venditore, garantendo il pagamento con un assegno da consegnare al corriere nel luogo di destinazione, concordato in un paese del casertano, ha consentito agli investigatori di recarsi presso il luogo di consegna della merce dove hanno colto in flagranza di reato i malfattori e sequestrato quattro bancali di vino confezionato del valore di oltre 10.000 euro. Le operazioni di perquisizione e sequestro, eseguite presso le abitazioni dei responsabili della truffa, hanno consentito il rinvenimento, tra l’altro, di un centinaio tra cambiali e assegni ricettati e documentazione sulle truffe perpetrate. Nel complesso, alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono stati segnalati 13 soggetti per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di assegni rubati, falsità in atti, truffa aggravata e riciclaggio. L’indagine, sviluppata a partire dal 2013 e protrattasi sino al 2015, si è ora conclusa con la notifica agli indagati dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari.