“Abbiamo interpretato le iniziative per celebrare i 300 anni dalla nascita di Maria Teresa non con
spirito nostalgico ma puntando a cogliere la capacità di visione di Maria Teresa, che seppe leggere le potenzialità di un territorio. Oggi questa visione, secondo i tempi mutati, può essere proiettata nel futuro di Trieste e della sua portualità come centro di sviluppo logistico e finanziario a servizio di tutto il Friuli Venezia Giulia”.
E’ la riflessione del vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello a conclusione della presentazione delle iniziative promosse dalla Regione insieme alla Cei (Iniziativa Centro Europea) per i 300 anni dalla nascita dell’imperatrice che contribuì in maniera determinante a cambiare il volto della città giuliana.
“Leggere la storia di Trieste attraverso il periodo di Maria Teresa d’Austria fa capire esattamente – commenta Bolzonello -cosa significò in quegli anni del Settecento disegnare un futuro per un territorio, legarlo alla componente socio-economica, finanziaria e alla capacità di sfruttare la logistica con l’abbattimento delle mura del porto, l’avvio di rotte commerciali e – questo è vero di salto di qualità – il passaggio da città portuale a città emporiale”.
Bolzonello ha posto l’accento anche sulla valenza turistica degli eventi illustrati dall’assessore Torrenti: il 13 maggio si terranno una tavola rotonda su “Visione geopolitica e modernità di Maria Teresa” nel Palazzo in Regione e la lectio magistralis aperta al pubblico di Paolo Mieli alla stazione Marittima; il 6 maggio sarà inaugurata al Magazzino delle idee la mostra “Maria Teresa e Trieste. Storie e culture della città e del suo porto” a cura dell’Erpac, preceduta il giorno 5 da una conferenza pubblica di Philippe Daverio.