21/08/2024

Sotto choc la comunità ebraica di Trieste come, del resto, tutte le comunità del mondo, per quello che sta accadendo in Israele. Raggiunto dall’agenzia di informazione DIRE, il rabbino di Trieste Alexandre Meloni sottoliena le proporzioni drammatiche della crisi. “Israele non è un grande paese – afferma il rabbino – i settecento morti dovuti finora aghli attacchi di Hamas è un tributo già enorme. “Se, in proporzione, fosse fosse successo in Italia, parleremmo di migliaia di morti, 5-6.000 morti in un giorno trucidati in un modo violento”.

La comunità israelita di Trieste ora teme per le sorti dei parenti anche stretti che vivono in Israele. “Io sono anche israeliano- afferama all’agenzia DIRE il rabbino Meloni -, ho tre nipoti che sono stati richiamati e abbiamo dei nostri giovani della comunità che hanno fatto l’aliyah (immigrazione ebraica in Israele), che vivono in Israele che sono stati richiamati. Attorno alla sinagoga di Trieste è stato aumentato il dispositivo di sicurezza con il potenziamento delle pattuglie armate dell’Esercito italiano.

L a reazione di Trieste per i fatti in Israele è stata “un po’ particolare”, confessa il rabbino capo. “Ricordiamo che sabato e domenica c’era la Barcolana, dunque la città era estremamente focalizzata su quell’evento- spiega- ma adesso piano piano comincia a prendere il polso della situazione e rendersi conto della gravità. Devo dire che il vescovo Trevisi mi ha chiamato personalmente per esprime la sua solidarietà. Ma non solo lui, anche altri esponenti della Chiesa cattolica e tutti gli esponenti tutte le chiese, quelle ortodosse e quelle protestanti, hanno tutti manifestato la loro solidarietà con la comunità ebraica e con il popolo di Israele”, conclude Meloni.

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