Il suggestivo borgo Catello di Gorizia incassa sempre il “plauso” dei turisti. E ora è anche più attraente, dopo la riqualificazione portata a termine dall’amministrazione comunale e dalle ditte coinvolte.
A questo punto inizia la scommessa per riempire di contenuti il borgo, e di conseguenza di turisti e goriziani, con attività culturali e servizi. Ad affermarlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti, che rilancia il progetto, a suo tempo portato avanti dall’ex assessore alla cultura Antonio Devetag, di una enoteca castellana che funga da vetrina e centro di degustazione permanenti per le produzioni vinicole del Friuli Venezia Giulia, Croazia, Slovenia, Austria e Ungheria.
Tutti territori appartenuti all’ex impero asburgico. Di qui il nome di Enoteca dell’Impero. Al tempo di Di Devetag- sottolinea Oreti- il progetto firmato dall’architetto Bruno Brunello, venne approvato sia dalla Sovrintendenza che dall’amministrazione comunale di Gorizia. L’Enoteca dell’Impero troverebbe collocazione nel bastione castellano del Re, andando a completare il teatro Tenda e il punto di ristoro-souvernir che a breve aprirà nella torre dell’orologio dentro le mura del castello.
Il borgo castellano , già di per sè affascinante per la sua struttura e le sue collezioni interamente visitabili (sia nel castello che nei musei), diventerebbe luogo di aggregazione quotidiana, attirando i cittadini verso una parte del centro storico tanto visibile e simbolica quanto poco frequentata.
Per verificare l’attuale fattibilità del progetto, Fabrizio Oreti parlerà a breve con il Sindaco Romoli considerato che si parla di un progetto che sicuramente è vincente. Originale, poi, rimane l’idea di una Enoteca dell’Impero (non ce sono in così evidente direzione) che raccolga il meglio della produzione vitivinicola di un territorio che, nel suo complesso, è capace di produzioni di qualità.