11/09/2024

In Friuli Venezia Giulia lo stravolgimento del sistema sanitario con rimodulazione delle aree, la chiusura di diversi servizi all’interno delle strutture con soluzioni alternative che risultano improponibili ai residenti.
Avviato oltre un anno fa, il processo di cambiamento ha chiuso a Gorizia il punto nascita ospedaliero e ridotto il servizio di pediatria che chiude alle 18. La guardia pediatrica 24 ore su 24 non c’è più, quindi ora i bimbi goriziani sono pregati di ammalarsi il giorno dopo, ovvero di sfruttare le strutture slovene. D’accordo essere europei, ma partorire all’estero per le puerpere del goriziano sembra un’esagerazione.
La medesima direzione è stata intrapresa praticamente ovunque, a Codroipo non c’è nemmeno l’ufficiale sanitario per il rinnovo della patente. Dato che per il suo servizio si avvaleva di un computer e una tabella di Snellen per controllare la vista e poco altro, non si riesce a comprendere dove sia il risparmio. Ora i cinquantamila cittadini del Medio Friuli devono recarsi a San Daniele, Latisana o Palmanova se hanno qualche mese di tempo, ovvero andare a Gemona o Tarvisio per un appuntamento entro pochi giorni.
Certo che il personale medico e paramedico che circola per ospedali e strutture in attesa di timbrare il cartellino non manca e il costo per un medico specializzato è un terzo di quello per i dirigenti che finora hanno dimostrato solo di saper gestire nello spreco totale, mi domando perché non si pensi a un sistema che premi i pochi direttori che fanno bene il loro mestiere, nonostante le scarse competenze, anziché togliere servizi utili ai cittadini?
Per rappresentare con completezza la situazione nella nostra regione, aggiungo che la migliore espressione del rispetto nei confronti del cittadino, dell’utente che definirei anche cliente, trova la massima espressione nei siti internet. Non sono aggiornati, riportano informazioni obsolete e propongono virtualmente solo la confusione totale che esiste nelle realtà. Per avere informazioni veritiere devi avere la fortuna di chiedere alla persona giusta.
Si è svolto a Codroipo in villa Manin un congresso in cui, sebbene ci fosse una platea esclusiva di dirigenti, medici e amministratori delle strutture sanitarie, si sono sentiti alti dirigenti parlare come donne al mercato. Spiegavano dettagli pratici come l’uso del cellulare per contattare gli specialisti, a chi opera da anni nel settore e saprebbe organizzare un servizio meglio di qualsiasi politico, proponente ovvietà.
Non avendo ancora compreso come conseguiranno l’obiettivo del nuovo sistema sanitario, ho chiesto lumi all’assessore regionale alla Salute e all’Integrazione sociosanitaria, Maria Sandra Telesca, che parla di potenziamento dei Distretti sanitari e dei medici di famiglia mentre i posti letto non saranno tagliati.

Marco Mascioli

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