14/09/2024

All’inizio “CRESCERE CON PIÙ LINGUE” era un progetto pilota e ora, invece, grazie alla sensibilità e alle richieste degli operatori sanitari e dei genitori della Bassa friulana si è evoluto in un’iniziativa consolidata. Così l’Agenzia Regjonale per la lingua friulana (ARLeF) ha aderito volentieri alla richiesta del Dipartimento materno infantile Latisana-Palmanova dell’AAS n. 2 di riproporre, a distanza di due anni dalla prima (che ha raggiunto 1.000 neonati e le loro famiglie), una campagna di sensibilizzazione sul plurilinguismo rivolta direttamente a tutti i genitori che entrano nei punti nascita del territorio di competenza per prepararsi al lieto evento della nascita di un figlio. «Abbiamo predisposto una “guida pratica”, dei materiali informativi e ludico didattici e alcuni gadget racchiusi in una valigetta – dice Lorenzo Fabbro, presidente dell’ARLeF -, che verranno distribuiti ai genitori di tutti i neonati del Dipartimento materno infantile Latisana-Palmanova col motto “Puarte a cjase il furlan”. Il nostro intendimento e quello degli operatori sanitari del territorio, è far conoscere ai genitori e ai nonni le opportunità offerte dal crescere i loro bambini, fin dalla più tenera età, in un fertile ambiente plurilingue, dove il friulano ha un ruolo anche di facilitatore. Conoscere più lingue, infatti, offre solo vantaggi e nessuno svantaggio». Numerose ricerche scientifiche concordano sul fatto che imparare il friulano da piccoli non è uno sforzo e, anzi, aiuta nell’apprendimento delle altre lingue, come l’inglese, a esempio. Ciò che importa è che le diverse lingue si acquisiscano come risposta al bisogno di comunicare, alla necessità di conoscere il mondo e le persone, al voler rivelare se stessi. Inoltre, i bambini precocemente plurilingui, tendono a essere più abili nell’attenzione selettiva e nel passaggio da un compito all’altro.

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