” Il mondo dell’agricoltura più di altri ha resistito al cambiamento e qualsiasi strumento, qualsiasi risorsa che mettiamo in campo ha necessità di scelte culturali e imprenditoriali anche innovative senza le quali è difficile raggiungere gli obiettivi prefissati”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, intervenuto all’evento di lancio del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (Psr), uno degli appuntamenti in calendario ad Agriest.
Per Shaurli, oggi, il settore primario viene visto sotto una luce diversa, vi è un’attenzione rinnovata, ne viene riqualificata la formazione e c’è un ritorno di attenzione dei giovani verso l’agricoltura “ma dobbiamo essere attenti, come istituzioni, – ha detto – a fare in modo che questo non sia un ritorno solo
romantico.
Fare agricoltura non è semplice, non è la fuga dallo stress quotidiano, significa lavoro 365 giorni all’anno significa investire su un settore difficile e in questo senso bisogna riuscire a premiare imprenditorialità, concretezza e soprattutto chi ha deciso di fare dell’agricoltura una professione a tutti gli effetti”.
Proprio alle nuove generazioni, il Psr dà particolare attenzione attraverso il “pacchetto giovani”, il cui bando è di prossima attivazione e che non premierà solo l’età anagrafica ma anche le scelte d’investimento dei giovani.
Le filiere e le reti d’impresa sono un’altra tematica centrale posta dall’assessore. Verranno rafforzate quelle agroalimentari, le produzioni tipiche e biologiche. Questo richiede un cambiamento nel sistema gestionale
d’impresa, un approccio non più chiuso in se stesso ma aperto, favorevole alla collaborazione e all’associazionismo capace di agganciare nuove sfide come quella dell’export. “Scelta non semplice in un comparto spesso abituato alla domanda individuale e alle necessità della propria azienda ma, nell’utilizzo di
risorse pubbliche, il compito non è accontentare tutti ma cercare di indirizzare un cambiamento positivo” ha affermato.
Fra le molteplici misure del Psr, Shaurli ha ricordato quella riferita al partenariato europeo per l’innovazione (Pei): “una misura significativa per migliorare la competitività del comparto, favorendo i legami tra il settore produttivo e il mondo della ricerca e della conoscenza che
permette alle imprese che si mettono insieme con l’università di
fare progetti di ricerche sul proprio futuro”.
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Un’apertura di Agriest davvero partecipata alla Fiera di Udine e non poteva che essere così per una manifestazione importante e attesa come questa , giunta alla 51^ edizione nella versione Expo Forum Land, dedicata all’agricoltura di oggi e di domani, un’agricoltura in costante osmosi con territorio, clima, risorse, ambiente e qualità della vita.
AGRIEST 2016 è il frutto della stretta collaborazione tra Udine e Gorizia Fiere, Regione F.V.G. e Università di Udine, come hanno evidenziato il Presidente della Fiera Luisa De Marco e il Presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni da Pozzo durante la cerimonia inaugurale a chiusura dei lavori del primo convegno in programma dedicato al Business Plan per le aziende agricole e forestali.
Un lavoro di squadra fondamentale, ricordato anche dall’Assessore regionale Cristiano Shaurli e rimarcato dal Presidente della Regione F.V.G. Debora Serracchiani: «la nostra agricoltura è qualificata e di qualità – ha affermato – e uno strumento come il PSR 2014-2020 (che in parte recupera alcune risorse del Piano conclusosi nel 2013 e che sfrutta grandi opportunità europee e nazionali come l’Expo di Milano) contribuirà a innovare e strutturare le imprese agricole per renderle pronte, efficaci e più competitive nell’affrontare le sfide future e l’export verso l’estero».
Il settore dell’agroalimentare sta vivendo un momento di grande entusiasmo e a confermarlo nel suo intervento è stato Paolo De Castro, Europarlamentare, Membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale: «a trainare sono le esportazioni e stando ai dati forniti dal Ministero, l’export raggiunge quota 36 miliardi di euro dentro i quali pesano in modo particolare il vino e i prodotti di qualità, molto richiesti nel nord America. Il F.V.G. – ha proseguito – è stata una delle prime regioni in Italia ad approvare il nuovo P.S.R. che contiene un particolare e specifico pacchetto da hoc per le aziende interessate all’export».
FOTO DI COPERTINA:INAUGURAZIONE DI ASGRIEST 2016