Sono 3.270 le imprese del settore benessere in Friuli Venezia Giulia e occupano quasi 6mila persone.
A nome di queste imprese il presidente di Confartigianato regionale, Graziano Tilatti, la capo categoria del comparto , Loredana Ponta, insieme al funzionario di settore Alessandro Ferreghinihanno consegnato nelle mani del Presidente della Giunta regionale, Fedriga, 5.100 firme raccolte in meno di 5 giorni di imprenditori e lavoratori del settore dell’acconciatura, dell’estetica, dei tatuatori e dei servizi alla persona che chiedono di poter ripartire, sapendo di poter rispettare le regole di sicurezza, prima della data del primo giugno. Chiedono di essere riconosciuti anch’essi come soggetti strategici per il Paese, perché con il loro lavoro mantengono se stessi e le proprie famiglie.
“Non prevedere anticipi sulla data del 1° giugno, hanno detto Tilatti e Ponta, “può tramutare la rabbia in reazione disordinata e consentire agli operatori abusivi e irregolari di girare di casa in casa”.
“Sono infatti convinto che – ha detto Fedriga – la soluzione giusta sia la definizione di regole universali che, se rispettate, non costringano i lavoratori e gli imprenditori a dover affrontare ulteriori, e ancor più gravosi, sacrifici”.
In Friuli Venezia Giulia sono attive 3.270 imprese artigiane – tra acconciatori ed estetiste –, che occupano 5.897 addetti, dei quali 2.413 dipendenti, certificano i dati elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato-Imprese Udine su dati Unioncamere- Infocamere. Sono 1.984 le aziende di acconciatori, 426 quelle che si occupano di manicure, 146 quelle dedite ai massaggi abbronzatura, 134 le imprese di tatuaggi e piercing, 580 gli istituti di bellezza.