Inaugurato ufficialmente a Codroipo (UD) un centro culturale polifunzionale comunale con una storia importante, che già in passato ha ospitato diverse iniziative culturali ed è stato ristrutturato grazie a fondi pubblici.
Anticamente luogo di commercio del bestiame, svolgeva da importante fulcro per tutto il Medio Friuli. La pista centrale, ovviamente a forma di ottagono come tutta la struttura, era la passerella delle vacche e dei tori proposti in vendita (o magari per il baratto). Destinata poi all’utilizzo come magazzino comunale e funzionale per la discarica cittadina e la sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Codroipo. Da anni assegnata ad associazioni di giovani per scopi ludico creativi, necessitava di lavori per l’adeguamento degli impianti secondo le norme in vigore, leggermente diverse rispetto a quelle del secolo scorso.
Gabriele Bosco presidente dell’associazione Ottagono ha inaugurato l’apertura ufficiale al pubblico con il perito codroipese Renato d’Agostin, responsabile dei lavori di sicurezza della struttura, il Sindaco della città di Codroipo Fabio Marchetti, il consigliere regionale Boem e il parroco.
Durante la cerimonia il Sindaco Fabio Marchetti ha ringraziato il suo predecessore giacché i lavori sono iniziati ben oltre dieci anni fa e solo l’impegno tutti gli assessori comunali preposti, presenti all’inaugurazione, ha consentito di terminare le opere per conseguire l’agibilità per l’esecuzione di pubblici spettacoli. Ringraziamenti indirizzati anche a tutte le associazioni che insieme sapranno proporre inizative sociali e culturali utili per tutti. Sebbene abbiano avviato diverse attività con bambini e giovani da tanti anni, non era ancora possibile aprire per esibizioni pubbliche. Il 4 novembre c’è stata la prima ufficiale, con performance teatrali, musicali, circensi e una grande festa con dj.
Da subito pronto il calendario dei prossimi eventi sino a marzo 2018, una decina di appuntamenti con spettacoli teatrali e musicali.
Questi giovani dovranno darsi da fare, rimboccarsi le maniche, oltre l’enfasi e l’euforia dei primi giorni, con costanza e impegno. Avere a disposizione una struttura simile è una fortuna che pochi possono vantare. Finito il tempo dei lamenti, giunge ora quello di guardarsi allo specchio e contare il pubblico presente e le persone coinvolte.
Marco Mascioli