I contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese del Friuli Venezia Giulia ad agosto sono 6.110. I contratti previsti dal settore dei servizi sono 4.220 nel mese in corso e 16.810 nel trimestre agosto-ottobre. I servizi alle imprese offrono le maggiori opportunità di impiego con 1.370 lavoratori ricercati nel mese e 5.380 nel trimestre, seguiti da turismo, alloggio e ristorazione (1.160 nel mese e 4.340 nel trimestre). L’industria è alla ricerca di quasi 2mila lavoratori nel mese e di circa 8.700 nel trimestre. Nel dettaglio, la domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni sfiora le 600 assunzioni nel mese e nel trimestre si attesta a circa 2.500.
Sono i dati dell’ultimo Bollettino Excelsior Unioncamere diffusi a livello nazionale ed elaborati, per il Fvg, dal Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine. Come accaduto già nel mese di luglio, in regione, le previsioni evidenziano un andamento in calo rispetto al mese di agosto 2023, con 490 assunzioni in meno. Per il trimestre agosto-ottobre la richiesta si attesta a 25.510 assunzioni, -1.450 rispetto all’analogo periodo del 2023.
Ad agosto, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per circa 3.600 assunzioni (il 58,9% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati”.
Tra le professioni di più difficile reperimento si segnalano, tra le professioni ad elevata specializzazione, gli analisti e specialisti nella progettazione di app (86,8% di difficoltà), i docenti (82,4%), gli specialisti nelle scienze della vita (77,8%) e gli specialisti in discipline artistico-espressive (77,1%). Tra gli operai specializzati, invece, spiccano i fabbri ferrai costruttori di utensili (87,9%), gli addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,1%) e gli addetti al mantenimento delle strutture edili (78,3%).
Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire circa il 21% degli ingressi programmati nel mese di agosto. Nel 33% dei casi le assunzioni interesseranno giovani under 30.
Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con una quota pari al 50% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (18%) e da quelli di somministrazione (15%).