La Fondazione CRUP cambia pelle è si auto rinomina Fondazione Friuli, dando avvio ad una sostanziale revisione riformatrice stabilita, e questo vale per tutte le fondazioni analoghe in Italia, dal protocollo d’intesa firmato nel 2015 tra ACRI, Associazione Nazionale di Fondazioni e Casse di Risparmio e MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il cambio di nome sarà utile ad eliminare l’equivoco popolare che la Fondazione , chiamandosi CRUP, fosse una emanazione della Cassa di Risparmio:cosa che non è mai stata….anche se in realtà lsa creazione delle fondazioni cosiddette bancarie, in Italia, è una conseguenza della trasformazione degli Istituti bancari di diritto pubblico: presidente della Fondazione Lionello D’Agostini (ascolta l’audio)
Le modifiche delal fondazione oramai necessarie in relazione ai cambiamenti in atto, riguardano governance, patrimonio, trasparenza e organi collegiali. Il patrimonio gestito ammonta a 350 milioni di euro, costruiti dai friulani in 500 anni. La Fondazione dovrà mantenere più distanza rispetto alla banca di riferimento, la Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, ora del gruppo Intesa san Paolo, dove gli investimenti della Fondazione arrivano al 70 per cento. Dovranno diminuire al 33 per cento e anche meno. Il restante degli investimenti andrà diversificato sul mercato globale per continuare a costruire quella ricchezza da poi poter conferire al territorio attraverso contributi, soprattutto negli asset come educazione, formazione, ricerca, salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa, arte e cultura e diversi altri.
Novità anche sul piano degli enti che, scomparendo, escono dalla fondazione e sono: le Province di di Udine e Pordenone, i consorzi universitari di Udine e Pordenone e l’Ordine degli avvocati di Tolmezzo. Le “new entry” sono le Diocesi di Udine e Pordenone e la Società Filologica Friulana.
E sul cambio del nome da Fondazione Crup in fondazione Friuli, queste sono le motivazioni…ancora Lionello D’Agostini…(ascolta l’audio)