Si colloca nella cornice tra la recente sottoscrizione a Teheran di una serie di quattro memorandum d’intesa bilaterali Italia-Iran per incrementare l’interscambio commerciale, alla fine dello scorso mese di novembre, e la prossima revoca delle sanzioni economiche all’Iran, la missione istituzionale ed economica del Friuli Venezia Giulia nella capitale persiana, guidata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani a capo di una delegazione dai forti connotati imprenditoriali e scientifici che intende, come ha sottolineato la stessa presidente del Friuli Venezia Giulia, “gettare le basi per nuove collaborazioni con gli interlocutori governativi ed economico-finanziari dell’Iran per essere pronti allorché le misure restrittive ancora in atto verranno definitivamente cancellate”. “Leghiamo un dialogo economico a uno di prospettiva, attinente le possibili nuove partnership in campo scientifico e tecnologico, per il trasferimento di know-how al sistema imprenditoriale, a cui l’Iran appare molto sensibile, come hanno confermato a novembre i contatti del mondo della ricerca d’eccellenza regionale con i vertici di uno dei maggiori atenei del Paese iraniano, la Sharif University of Technology di Teheran, che ha fatto seguito alla missione del rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, a settembre 2015, sempre nella capitale persiana, assieme al ministro Stefania Giannini”. Assieme alla presidente Serracchiani, della delegazione del Friuli Venezia Giulia faranno parte, tra gli altri, il presidente di Unioncamere FVG Giovanni Pavan, il presidente dell’Ente camerale triestino Antonio Paoletti, l’amministratore unico di ConCentro (Azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone) Silvano Pascolo, i presidenti di Finest, Friuli Innovazione e Polo Tecnologico di Pordenone, Mauro del Savio, Guido Nassimbeni e Giovanni Francesco Scolari, il rettore dell’Università di Trieste Maurizio Fermeglia, il direttore generale dell’ICGEB (Centro internazionale di Ingegneria genetica e Biotecnologia di Trieste) Mauro Giacca, e il presidente della Fondazione Aquileia Antonio Zanardi Landi.