25/07/2024

“Vedremo se Fedriga vorrà consapevolmente reiterare l’ordinanza di Musumeci, già riconosciuta illegittima e annullata dal Tar Sicilia, e se sarà pronto a subirne le conseguenze. In ogni caso questa minaccia chiarisce definitivamente che a Fedriga non interessa quel che può ottenere per la nostra regione ma solo la campagna elettorale della Lega contro il Governo a livello nazionale”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, commentando la minaccia del presidente Fvg Massimiliano Fedriga che si è detto pronto ad adottare un’ordinanza come quella del presidente della Sicilia Nello Musumeci, che aveva inutilmente ordinato la chiusura dell’hotspot di Lampedusa.

“Se arriveranno più uomini – aggiunge Serracchiani – se ci saranno più controlli e collaborazione più stretta con la Slovenia lo dovremo alla ministra Lamorgese. Se i nostri Comuni continueranno a essere abbandonati dalla Regione nei momenti di emergenza – conclude – si sappia che Fedriga può aiutarli ma non lo fa perché è in campagna elettorale permanente”.

“Serracchiani la smetta di pontificare da Roma su come andrebbe gestita l’emergenza immigrazione in Friuli Venezia Giulia: se, nel corso del suo mandato da presidente della Regione, avesse fornito risposte adeguate al problema, oggi non ci troveremmo in queste condizioni.”

Lo afferma l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, in risposta alle dichiarazioni dell’ex presidente della Regione in materia di immigrazione.

Quanto all’impegno dell’Amministrazione regionale, Roberti ricorda i 7 milioni di euro erogati ai Comuni per affrontare l’emergenza dei minori non accompagnati, i 40 dipendenti assegnati alla Corte d’Appello per accelerare le pratiche relative ai richiedenti asilo e l’installazione di un impianto di videosorveglianza alla Cavarzerani: “tre esempi, ma se ne potrebbero fare a decine, di come la Regione sia intervenuta in modo estremamente concreto per arginare il problema dell’immigrazione clandestina in Friuli Venezia Giulia, spesso facendosi carico di oneri non di propria diretta competenza pur stare al fianco dei sindaci e, più in generale, della nostra comunità”.

“In cambio – sottolinea l’assessore – il Governo si è dimostrato molto presente quando si è trattato di impugnare le nostre leggi, ma al contempo non ha fornito alcuna risposta credibile sul tema immigrazione.”

“Quanto a Serracchiani – prosegue Roberti – basta ricordare cosa ci ha lasciato in eredità: 5000 richiedenti asilo in Friuli Venezia Giulia, l’occupazione del Silos a Trieste e di galleria Bombi a Gorizia e, non ultima, la Cavarzerani di Udine con oltre mille clandestini. Risultati – ironizza l’assessore – di tutto rispetto, alla luce dei quali ha preferito non ricandidarsi e optare per un comodo seggio al Parlamento, garantitole dai voti dei cittadini calabresi.”

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