Che diverse professioni artigiane facciano sempre più i conti con la difficoltà di un ricambio generazionale è noto. Quello che in molti ancora non sanno è che anche i mestieri che ruotano attorno al mondo del teatro rischiano l’estinzione. Sempre più produzioni teatrali, ad esempio, rinunciano a diverse professionalità per contenere i costi. Si pensi al trucco di scena, rimasto praticamente solo nell’opera e nel cinema. Si pensi al fotografo di scena, spesso sostituito perché si ritiene che per “fare uno scatto” ormai basti un cellulare.
Proprio per questo motivo il Teatro Club Udine, oltre che per avvicinare sempre più i ragazzi al teatro e farlo vivere nella sua dimensione più completa, organizza da tre anni a questa parte “Mestieri della scena”, un’iniziativa che ha quasi il sapore di una missione: quella di rimettere in contatto i custodi di antichi saperi manuali, gli artigiani, con chi quei saperi e quelle abilità ha deciso di portarli su un palcoscenico. Due mondi, quello artigiano produttivo e quello della creazione artistica, che si sono felicemente incontrati e che stanno per rincontrarsi ancora una volta, la quarta, allargando sempre più i propri confini andando ben oltre quello udinese. Segno evidente di un maggiore interesse che l’iniziativa sta riscuotendo.
La presentazione e i saluti istituzionali
I dettagli e le novità della quarta edizione di Mestieri della Scena sono state presentate oggi, 3 settembre, nella sede di Confartigianato Udine alla presenza della presidente di Teatro Club Udine, Alessandra Pergolese e del nuovo responsabile artistico per i progetti educativi di Teatro Club, Paolo Nikli. A portare tramite un messaggio i propri saluti e plausi all’iniziativa anche il vicepresidente e assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil, il cui messaggio è stato letto prima dei saluti istituzionali portati di persona, per il Comune di Udine, dal consigliere comunale Andrea Di Lenardo, dal presidente di Confartigianato Imprese Udine, Graziano Tilatti e dal presidente di Confartigianato Imprese Gorizia, Ariano Medeot, a cui è seguita la testimonianza di Gioele Lodolo, giovane studente che ha già partecipato a due edizioni di Mestieri della Scena.
Il nuovo responsabile artistico
Dopo essersi allargato oltre i confini udinesi, approdando con successo anche a Gorizia lo scorso anno, Mestieri della Scena quest’anno ha in serbo un’altra novità, costituita appunto dal nuovo direttore artistico. Un incarico che la presidente accoglie con piacere augurando a Nikli buon lavoro, «non senza dimenticare di ringraziare per il suo prezioso contributo Francesco Accomando, a cui va il merito di aver creato dal nulla un progetto così importante e che rappresenta un unicum a livello nazionale».
Regista e ricercatore nel campo del teatro e delle arti performative, la formazione di Nikli inizia frequentando la “Scuola Sperimentale dell’Attore” di Pordenone e l’”Odin Teatret” in Danimarca. Nella sua carriera ha curato la regia e la direzione artistica di diversi spettacoli ed eventi in Italia e all’estero. Dal 2013 è docente di maschera, Commedia dell’Arte e drammaturgia del corpo presso l’Accademia Nazionale di Amburgo e nel 2016 entra a far parte del network europeo École des Écoles per ricerche, sperimentazioni, approfondimenti e scambi artistici tra docenti, professionisti e studenti di diverse scuole teatrali europee. Dal 2022 cura i laboratori di ricerca per il corso di studi Künstlerische Haltungen per studenti di regia e drammaturgia dell’Accademia di Amburgo.
Dal 2022 cura con Servi di Scena Aps la rassegna “Mulino Nicli spazi creativi per macinare idee” a Rive d’Arcano e oltre all’insegnamento, ogni anno nell’arco di alcuni mesi, svolge attività di studio e ricerca sul campo viaggiando in Europa, Asia e Centro America.
«Sono onorato dell’incarico ricevuto da Teatro Club per coordinare questo importante e innovativo progetto – ha commentato Paolo Nikli –. Ho potuto contare fin da subito su una grande apertura verso le mie proposte e una certa unità di vedute dimostrate fin da subito dal gruppo organizzativo. Indispensabile poi il rapporto coi professionisti coinvolti, che hanno dimostrato una grande capacità nel considerare il proprio lavoro in un’ottica di trasmissione alle nuove generazioni. È questo infatti il cuore del progetto: la capacità di creare un dialogo, un ponte di comunicazione in grado di sostenere e incentivare l’interessamento, i desideri, le potenziali scelte professionali dei giovani».
Mestieri della Scena, un viaggio a 360 gradi nel mondo del teatro
«Mestieri della Scena – commenta Pergolese – si inserisce nel solco di quel filone, che abbiamo avviato negli ultimi anni, volto all’offerta di percorsi educativi in ambito teatrale e dedicato agli studenti delle scuole superiori a complemento dell’esperienza del Palio Teatrale Studentesco. Con questo progetto – prosegue – abbiamo voluto rappresentare una sorta di tributo ai maestri artigiani che dietro le quinte costruiscono giorno per giorno, con passione e competenza, il successo del teatro. Ma “Mestieri della Scena” vuole anche e soprattutto essere un’occasione per i giovani di un viaggio a 360 gradi nel mondo del teatro, in tutte le sue componenti, per cogliere quella sinergia di competenze e maestrie che dà vita ogni volta allo spettacolo, rinnovandone l’illusione ed emozione».
I mestieri “da apprendere”
Scopo di Mestieri della scena è sempre quello di offrire a giovani under 35 un percorso di esperienza e conoscenza artistica e tecnica, teorica e pratica, di quelle relazioni e quei procedimenti che compongono il complesso e affascinante meccanismo che porta alla produzione di uno spettacolo teatrale. Suddivisi in diversi ambiti, ragazzi e ragazze potranno scoprire così i segreti della scenografia, scenotecnica e macchinistica, ma anche costumi e sartoria, così come trucco e parrucco, disegno luci, impianti e apparecchiature di illuminotecnica, audio, musiche di scena ed effetti sonori, la gestione del pubblico, accoglienza e la gestione delle emergenze, l’organizzazione, allestimento e direzione di scena, la comunicazione e, infine, la video/foto documentazione.
Uno spettacolo visto da dietro le quinte
Nel percorso, ogni gruppo incontrerà in momenti diversi i rispettivi maestri che racconteranno loro alcuni momenti della propria esperienza professionale e alcuni elementi teorici, ma anche pratici, della propria competenza. Così, nei rispettivi laboratori artigiani, verrà preparato un piano di lavoro finalizzato poi alla realizzazione di una restituzione al pubblico. E qui, un’altra novità rispetto al passato. Il pubblico, infatti, il 20 novembre al Teatro San Giorgio di Udine alle 20.30, potrà assistere ad un evento che metterà in luce il percorso e i veri protagonisti di questo progetto. Sul palco, infatti, non si vedranno attori recitare, ma tutta la complessa macchina che, silenziosamente quanto alacremente lavora dietro le quinte. Un modo, questo, per capire ancor meglio come funzioni la complessa macchina organizzativa di uno spettacolo.
Le collaborazioni
Ricco e prestigioso, infine, il pool di enti e istituzioni coinvolti. Oltre al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e della Fondazione Pittini e al patrocinio del Comune di Udine, Mestieri della Scena è realizzato in partenariato con Confartigianato Imprese Udine, Confartigianato Imprese Gorizia, Cata Gorizia, Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Music Team Srl di Remanzacco e il Teatro Bratuž di Gorizia. Importante poi la collaborazione con il Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia e con il Centro Teatro Animazione e Figura di Gorizia.