A Sarnano (Mc) si è tenuta la cerimonia di deposizione della tipica frasca sul tetto della scuola elementare che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia sta realizzando nel comune del maceratese.
L’evento sta ad indicare il completamento della fase di copertura dell’edificio e l’avvio della fase conclusiva delle opere. È stata la stessa presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, a consegnare nelle mani del capocantiere il pec, ossia il piccolo abete, il quale, alla carnica maniera, è stato sistemato nel punto più alto dell’edificio.
L’apposizione della frasca in occasione del licof fa seguito all’altro gesto simbolico della tradizione marchigiana compiuto in occasione della posa della prima pietra. Allora sotto uno dei blocchi dell’edificio venne posizionata una pergamena in cui si ricordava l’impegno della protezione civile del Friuli Venezia Giulia nella realizzazione dell’intervento.
“Abbiamo deciso di impegnarci qui – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia- per dare vita ad un edificio in un territorio lontano dai riflettori. L’intento è quello di dare vita a qualcosa che rappresenti il superamento dell’emergenza e la conseguente ripartenza di questa comunità. Questo è un edificio molto innovativo e che simboleggia il modo migliore per guardare al futuro oltre la ricostruzione”.
Serracchiani ha inoltre ricordato i tanti interventi che la Protezione civile regionale sta compiendo nelle varie località del centro Italia colpite dal sisma di agosto e ottobre dello scorso anno. “Siamo stati tra i primi – ha evidenziato – ad intervenire con la creazione del campo tende ad Amatrice e la realizzazione, insieme al Genio civile, del ponte che univa la comunità locale al resto del territorio. Vanno anche citati i 70 moduli abitativi donati dalla Danieli ad altrettante aziende agricole per consentire loro di portare avanti l’attività”.
” Tutti i vari passaggi sono stati compiuti a tempo di record tenendo conto che la gara d’appalto è stata bandita il 18 aprile e l’8 maggio sono iniziati i lavori- ha sottolineato l’assessore Paolo Panontin – e con la cerimonia – festeggiamo un importante traguardo, restituendo anche la solidarietà ricevuta in occasione del sisma del ’76 perché non dimentichiamo il sostegno che allora ricevemmo e che ci consentì di ripartire”.
Il sindaco di Sarnano ha ricordato come la scuola in via di completamento sarà la prima ad essere terminata tra le ventuno inserite nell’ordinanza del commissario Vasco Errani per la ricostruzione degli edifici scolastici in zona.
L’edificazione della nuova scuola materna di Sarnano ha preso il via con la posa della prima pietra l’8 maggio scorso, alla presenza dell’assessore regionale Paolo Panontin, responsabile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia che ha realizzato l’intervento grazie alle donazioni raccolte con la campagna di solidarietà avviata dalla Regione e che, ad oggi, ha raggiunto quota 450mila euro.
A questi si aggiungono i fondi inizialmente destinati alle esercitazioni previste in occasione del quarantennale del sisma che devastò il Friuli Venezia Giulia nel 1976 e poi sospese proprio per fare fronte all’emergenza in Centro Italia. L’importo dei lavori ammonta a circa 2 milioni di euro.
Il complesso si sviluppa su una superficie complessiva di 1280 metri quadrati che potrà ospitare circa un centinaio di bambini.
L’edificio è stato edificato con la tecnica dei casseri a perdere, così come previsto dal decreto del commissario straordinario per la ricostruzione. Il materiale utilizzato è innovativo e fa ricorso al sistema climablock. Questo prodotto, sommato alla presenza sul tetto di pannelli fotovoltaici in grado di produrre energia pari a 42 kw e una pompa di calore con 10 aghi geotermici che raggiungono una profondità di 140 metri capaci di garantire 75 kw e l’annesso accumulatore di energia, consentono all’edificio di ottenere la classificazione energetica nZEB (Nearly zero energy building).
Secondo il cronoprogramma le opere verranno completate entro i primi giorni di settembre, in tempo utile per avviare il nuovo anno scolastico all’interno della struttura completamente rinnovata.