“E’ necessaria una revisione complessiva del
modello teatrale italiano per creare ulteriori opportunità di
sviluppo del settore”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Gianni
Torrenti, intervenendo oggi nel capoluogo regionale alla
presentazione della stagione di prosa 2015/2016 dl La Contrada
-Teatro Stabile di Trieste.
L’assessore, che ha rinnovato il sostegno della Regione alle
diverse istituzioni culturali presenti in Friuli Venezia Giulia,
ha ricordato come il teatro triestino, che nel 2016 festeggierà i
40 anni d’attività, abbia sempre saputo innovare.
Nel corso della presentazione del programma – illustrato dalla
presidente del teatro Livia Amabilino, dal direttore artistico
Oleotto e da quello organizzativo Diego Matuchina – è stato
menzionato l’intervento della Regione in occasione del
decurtamento del contributo statale al teatro.
La nuova stagione della Contrada, che partirà il 23 ottobre,
offre 12 titoli. Accanto a “Cancun” del commediografo catalano
Jordi Galceràn, a “Zoran e il cane di porcellana” co-prodotto con
il Dramma italiano di Fiume, alle “Vipere” di Carlo Tolazzi con
la regia di Matteo Oleotto, il cartellone prevede i “Tradimenti”
di Harold Pinter e la regia di Michele Placido, “I suoceri
albanesi”, gli Oblivion, il thriller di Agatha Christie
“Assassinio sul Nilo” e tanto altro; chiuderà la stagione lo
spettacolo in dialetto triestino “Ritorno a Miramar” di
Alessandro Fullin.
Hanno partecipato, tra gli altri, all’incontro di presentazione,
il sindaco e la presidente della Provincia di Trieste, Roberto
Cosolini e Maria Teresa Bassa Poropat.