Un affondamento è sempre un affondamento. E a poco vale giustificarlo, trasformandolo in una “meta turistica” per i sub. Questo parrebbe il destino riservato la Vis o Galeb , ex nave ammiraglia del presidente della ex Jugoslavia Tito, attualmente ormeggiata al molo di Musil a Pola. Lo scafo, lungo 56 metri, con una portata di 680 tonnellate, con 32 cabine e due saloni, era stato acquistato nel 2002 da Arsen brajkovic con l’intenzione di farne un panfilo di lusso, ma i costi della ristrutturazione lo hanno fatto desistere. La nave verrà quindi affondata questa estate a circa trecento metri dalla costa di Medolino, e ad una profondità di una trentina di metri. Sarà una attrazione per i sub.
La nave di Tito
NDR
A nostro parere si tratta dell’affondamento di un “pezzo di storia” ovvero di un simbolo legato ad un uomo, Josip Bros (il maresciallo Tito) che condizionò fortemente ed a lungo i rapporti internazionali nell’area balcanica e non solo. Sulla Galeb, impostata nel 1936 ed entrata in servizio nel 1938 come baleniera della Marina Mercantile Italiana ,affondata dagli alleati a Fiume, recuperata nel 1948 e radiata nel 1992, salirono durante il periodo titino, quand’essa aveva funzioni di rappresentanza per il maresciallo, molti presidenti a capi di stato, da Elisabetta II a Leonid Brežnev, da Indira Ghandi e Mu’ammar Gheddafi, ma anche artisti famosi come Richard Burton, Sophia Loren, Kirk Douglas e tanti altri…
Sia prima dell’affondamento durante l’ultimo conflitto che dopo, quando la nave diventò il panfilo di Tito, la storia di questa nave meriterebbe di essere raccontata fuori dall’acqua e non a trenta metri di profondità…oggetto per niente naturalistico, anche se sono stati tolti tutti gli elementi inquinanti. La Galeb poteva avere una sorte migliore…magari, in parte ristorante, in parte albergo e in parte museo o centro studi multimediale. E si può fare anche l’esempio del Botel Marina di Fiume,nave risalente al 1936. E invece la nave di Tito finirà in fondo al mare. Mah!
GFB
Botel Marina a Fiume
