Il Premio Castello di Villalta 2017 ha scelto i suoi finalisti: sono Giampiero Neri con Via Provinciale (Garzanti), Francesca Serragnoli con Aprile di là (LietoColle-pordenonelegge) e Stefano Simoncelli con Prove del diluvio (Italic).
Si presenteranno al pubblico e alla Giuria – composta da Antonella Anedda, Alberto Bertoni, Roberto Galaverni, Antonio Riccardi e dal presidente Gian Mario Villalta – domenica 25 giugno, alle 18 al Castello di Villalta (Fagagna, Udine).
«Anche quest’anno le opere scelte, lontane da formalismi e presunzioni tecniche, esprimono un serio legame con la vita, con gli eventi comuni e con il destino individuale», commenta Gian Mario Villalta. «E la V° Edizione del Premio – sottolinea la contessa Marina Gelmi di Caporiacco, presidente dell’associazione culturale che promuove l’evento – si propone l’obiettivo di individuare i tre migliori libri dell’annata, con particolare attenzione alle voci più originali e interessanti fra le pubblicazioni di stagione».
Anche la Collana Gialla di LietoColle-pordenonelegge raggiunge dunque la finale del Premio, che sempre più riesce a individuare le voci a buon titolo rappresentative della piu’ interessante produzione degli ultimi anni. Neri, Serragnoli e Simoncelli saranno chiamati a raccontarsi e confrontarsi, proprio a partire dai loro versi, nell’evento di domenica, nella splendida cornice del Castello a Villalta, fra conversazioni e letture in un’atmosfera di festosi ‘incroci’ culturali. Il Premio Castello di Villalta Poesia si concluderà nel mese di ottobre 2017 con la premiazione del vincitore.
Ed ecco le scelte messe a fuoco dalla Giuria per la terna finalista 2017: Maestro in ombra della poesia di oggi, com’è stato definito, amatissimo dai poeti delle generazioni a lui successive, Giampiero Neri ci ha consegnato un nuovo, atteso capitolo del suo lavoro con Via provinciale, che riprende con sorprendente energia i temi, i luoghi e le figure dei libri precedenti, è un’opera intensa, perfetta, e testimonia senza dubbio la felicità creativa del suo autore.
Aprile di là raccoglie e mette a fuoco il lavoro fin qui condotto da Francesca Serragnoli attraverso riviste, antologie e plaquette, svelando un itinerario di scrittura che procede per illuminazioni e sconfitte, scoperte ed esperienze, sempre profondamente radicate nel corpo e nella lingua, ma pure consapevoli di essere ostaggio della speranza.
Prove di diluvio, di Stefano Simoncelli, è un libro compatto, intenso e (a dispetto del titolo minaccioso e attendista) pieno di vita vera. Lo stile è cauto, preciso, attento a evitare qualsiasi ridondanza retorica nella forma e nella sostanza; ma anche sommesso, tendenzialmente felino come suggeriscono l’allusione al gattino zoppicante e il titolo stesso del libro.