In\Visible Cities festeggia la sua decima edizione con un calendario eventi lungo dieci giorni, durante i quali sono in programma 35 appuntamenti tra cui 5 nuove produzioni performative. Tre i Comuni (Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Nova Gorica) che ospiteranno oltre 70 artisti protagonisti del festival urbano multimediale, organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro e co-finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Gradisca d’Isonzo e dalla Fondazione CaRiGo; parte della rete Intersezioni.
Performance audioguidate, spettacoli itineranti e multimediali, danza urbana, nuove tecnologie, drammaturgia e gioco di ruolo animeranno le giornate del festival che, anche nel 2024, promette un’edizione scoppiettante, offrendo al pubblico esperienze nuove e sorprendenti, con tredici prime regionali e tre nazionali. Gli organizzatori porteranno infatti in regione alcuni degli artisti e delle compagnie più interessanti, a livello nazionale e internazionale, nell’ambito della ricerca sui linguaggi espressivi (è il caso di Agrupación Señor Serrano, Madalena reversa, Trickster-p, Babilonia Teatri). La programmazione, ancora una volta, sarà attenta a coniugare sperimentazione e fruibilità da parte di un pubblico ampio e variegato, comprese le persone con disabilità. Novità particolarmente significativa è che quest’anno il programma di In\Visible Cities sarà disponibile integralmente anche in lingua slovena.
Confermati invece i percorsi che definiranno le molte aree tematiche del festival. Immancabile “Ars. arti relazioni scienze” con cui si sonderanno nuovi modi per fare divulgazione scientifica attraverso il teatro, la poesia, la danza e la musica. Ci sarà ancora “Zero gradi di separazione” dedicato all’inclusione in ambito culturale di persone con disabilità. Anche quest’anno uno spazio speciale sarà dato alle “Nuove generazioni”, alla “Danza” e, ovviamente, alle “Performance multimediali” e a quelle “Urbane e partecipative”.
Quella in calendario a partire dal 28 al 31 agosto a Gorizia, il 1° settembre a Nova Gorica e dal 4 all’8 settembre a Gradisca d’Isonzo sarà un’edizione capace di fondere performance e divulgazione, teatro e multimedialità, ricerca site specific e dialogo con il territorio e chi lo vive. Il programma dettagliato è stato raccontato in una conferenza stampa ospitata dalla sala consigliare del Comune di Gradisca d’Isonzo, alla presenza di Alessandro Cattunar, Miriam Paschini e Gioele Peressini, direttori artistici di In\Visible Cities; Alessandro Pagotto, sindaco del Comune di Gradisca d’Isonzo; Marco Zanolla, assessore alla Cultura del Comune di Gradisca d’Isonzo; Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
Anche quest’anno ci saranno moltissime prime. Fra le “assolute” da segnalare ci sono senz’altro due nuove produzioni dell’associazione Quarantasettezeroquattro: “Gorizia Cold Case” (28 agosto), performance itinerante partecipativa, firmata da Riccardo Tabilio e Stefano Beghi, un vero e proprio mistero da risolvere camminando a cavallo del confine e “Brucia prigione brucia – Basaglia a corpo libero” (31 agosto) con House of Ivona e Circolo Bergman che per mesi hanno lavorato al Parco Basaglia fondendo danza e narrazione.
Altra prima assoluta da segnalare sarà “Un fiume. Paesaggio Sottile” (30 agosto), performance multimediale di Andrea Colbacchini e Andrea Ciommiento dedicata al fiume Isonzo e alle mille storie e declinazioni che lo vedono protagonista.
Moltissime anche le prime regionali. Torna sempre a Gorizia la pluripremiata compagnia catalana Agrupacón Señor Serrano con il secondo capitolo di una trilogia teatrale dedicata ai miti greci e rivolta esclusivamente ai bambini, “Olympus Kids-Demetra” (30 agosto).
A Gradisca d’Isonzo, le prime regionali si moltiplicheranno. Si comincerà il con “Genoma scenico” (4 settembre), una performance interattiva di danza. Ci sarà pure “Canto d’Acqua” (4 settembre), con il cantautore e frontman dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano, in dialogo con Telmo Pievani, biologo evoluzionista. Altra prima regionale sarà lo spettacolo multimediale “Romantic Disaster” (4 settembre). In entrambi i casi il focus sarà il cambiamento climatico. “Dear Chatbot” (6 settembre), invece, porterà in scena un progetto coreografico in cui l’interazione con l’AI metterà in moto un meccanismo performativo variabile in cui il pubblico sarà protagonista. Sarà la prima volta in Fvg anche per lo spettacolo multimediale “Between me and P.” (6 settembre) e per “Ladies Body Show” (7 settembre) di Qui e Ora Residenza teatrale con le coreografie di Silvia Gribaudi, entrambi accessibili a un pubblico sordo, cieco e ipovedente. Quindi sarà la volta “Di pratica e di evanescenza” (7 settembre), progetto selezionato attraverso la call Richiedo Asilo Artistico, promossa con CSS di Udine e PimOff di Milano; e quindi della performance partecipativa “The Game” del pluripremiato collettivo svizzero Trickster-p; dello spettacolo di danza “Invisibilia” e di quello teatrale “Foresto”, ultima produzione di Babilonia Teatri (entrambi l’8 settembre).
Entrando maggiormente nel dettaglio dei percorsi tematici, il festival assicura alle nuove generazioni esperienze affascinanti e coinvolgenti, che coniugano il piacere della partecipazione e la curiosità verso nuovi linguaggi con tematiche di grande attualità e format innovativi, grazie alla collaborazione con CTA – Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia. Ne fanno parte, oltre ai già citati “Olympus Kids-Demetra” e “The game”; anche “Il cielo in due. Storie di coraggio sui muri” (28 agosto), risultato dei laboratori di narrazione con quattrocento ragazzi e ragazze delle scuole superiori di Udine e Gorizia; e ancora “C’era una svolta” (28 agosto) con cui gli artisti del Teatro dell’Argine cercheranno di portare i più giovani a capire l’importanza di coltivare i sogni e rompere gli schemi; o “Dear Chatbot” (6 settembre), progetto selezionato dai giovani che hanno partecipato al progetto “Visioni Future”. Infine, il 7 settembre, a Gradisca, sarà la volta di “Arcipelago”: un’installazione teatrale agita e resa viva dai bambini stessi nella magnifica cornice del cortile interno del Castello di Gradisca.
Il rapporto tra linguaggi artistici e nuove tecnologie ha rappresentato, in questi dieci anni, uno dei principali focus di riflessione del festival. Ecco allora che anche nel 2024 non potevano mancare nel cartellone le performance multimediali, progetti che non puntano allo stupore, ma a un vedere e sentire più espansi. Sarà il caso di “Il cielo in due. Storie di coraggio sui muri”, realizzato interamente da adolescenti della Regione coordinati da Invasioni Creative, “Un fiume. Paesaggio Sottile”, “Dear Chatbot”, “Between me and P.”; ma anche di “Segnale d’allarme. La mia battaglia” (31 agosto) che vedrà partecipare virtualmente Elio Germano con un innovativo esperimento di teatro in VR; “Romantic Disaster” (4 settembre), che accompagnerà il pubblico in un viaggio dai poeti romantici ai giovani attivisti del Fridays for Future.
Altro irrinunciabile tassello del programma di In\Visible Cities sono le performance urbane e partecipative, passeggiate in cuffia, performance collettive e per singolo spettatore che ancora una volta faranno scoprire storie e luoghi, del passato e del presente, emozionando e stimolando la riflessione. Da citare “Gorizia Cold Case”, “Genoma scenico”, “The game”, “Di pratica e di evanescenza” (tutte prime); “Audiobus” (30 e 31 agosto), un viaggio straordinario su un autobus urbano, in bilico tra reale e surreale promosso da Zeroidee; e “Gente” (1° settembre) di Balletto civile, un progetto di danza itinerante che accompagnerà il pubblico tra le strade di Nova Gorica in una realtà che si incrina e in cui le cose sono volutamente fuori-tempo.
Per questa decima edizione si conferma anche il percorso “Zero gradi di separazione”, intrapreso nel 2023, e che mira all’inclusione delle persone con disabilità nella progettazione culturale. La rassegna presenta al pubblico spettacoli creati e portati in scena da artisti con disabilità e propone performance teatrali e di danza accessibili. In queste occasioni (come sperimentato positivamente l’anno passato) tutto il pubblico può provare strumenti come l’audio descrizione poetica e riflettere su questi temi. Gli appuntamenti, possibili anche grazie all’8XMille alla Chiesa valdese, rappresentano un’occasione di accoglienza e possibilità, di sperimentazione, (tutto il pubblico è invitato a provare strumenti come l’audio descrizione poetica) di riflessione e sensibilizzazione su questi temi. Fra gli spettacoli in programma: “Audiobus”, un format creativo di Zeroidee che si sviluppa sugli autobus urbani, un viaggio che racconta la relazione tra persone e città, tra mobilità e disabilità; “Between me and P.” di Filipo Ceredi, spettacolo multimediale che integra i linguaggi dell’accessibilità nella partitura dello spettacolo; “Trasduzioni” (dal 4 all’8 settembre), un’installazione artistica di Altrememorie che nasce dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una nuova forma di dialogo; ma anche “Ladies Body Show” (7 settembre), una performance di danza che porta l’attenzione sul corpo delle donne reso accessibile al pubblico cieco e ipovedente; e “Foresto” (8 settembre), in cui un attore, un performer LIS e un musicista danno vita a una creazione ibrida dove le differenze convivono.
Confermatissima anche la rassegna “ARS. arti, relazioni, scienze” – organizzata dal Comune di Gradisca d’Isonzo con il contributo della Regione Autonoma FVG e curata da Quarantasettezeroquattro e Kaleidoscienza – che promuove il dialogo tra discipline, visioni del mondo, approcci e modalità espressive apparentemente agli antipodi. Un’occasione per promuovere collaborazioni insolite, tra chi fa scienza, chi si occupa di divulgazione e chi si fa affascinare dai contenuti delle ricerche, ma anche dalle pratiche, dai gesti, dall’estetica dei grandi e piccoli numeri. Se di “Olympus Kids-Demetra” (30 agosto); “Un fiume. Paesaggio Sottile” (30 agosto); “Romantic Disaster” (4 settembre); “Genoma scenico” (4 settembre); “Canto d’Acqua” (4 settembre); “Dear Chatbot” (6 settembre) abbiamo già parlato, da citare ci sono anche “Rimaye” (5 settembre), che apre un’indagine coreografica su ciò che a breve è destinato a sparire, partendo dallo scioglimento dei ghiacciai; mentre “Aganis” (7 settembre), offrirà una performance sperimentale, dal vivo, in cui tutti i suoni sono generati sul posto utilizzando contenitori pieni d’acqua, sintetizzatori e drum machine. “Invisibilia” (7 settembre), sarà invece un lavoro site specific in cui si assiste all’interazione tra corpo umano, quello vegetale e tecnologico. «Al quarto anno di rassegna – ha detto Giada Rossi di Kaleidoscienza -, il programma si arricchisce con un’offerta sempre più ampia, con 13 eventi scelti per affascinare il pubblico e sensibilizzarlo su tematiche di forte attualità. La rassegna ospita anche le restituzioni al pubblico delle performance realizzate nel corso di residenze artistiche, come lo spettacolo “Sisma” di Daniele Tenze. Le residenze di ARS sono spazi di collaborazione tra artisti e ricercatori in cui offriamo l’occasione di dialogare, ampliare il proprio sguardo, arricchendo, nello scambio di esperienze, la propria visione».
Si rinnova anche l’appuntamento con la danza contemporanea. Oltre ai già citati eventi (“Gente”, “Genoma scenico”, “Rimaye”, “Dear Chatbot”, “Ladies Body Show”, “Invisibilia”) In\Visible Cities ospiterà la Compagnia Arearea con “Bo.Le.Ro” (6 settembre) spettacolo di danza urbana dal grande respiro, capace di invadere la città trascinando il pubblico anche grazie alle musiche dei Radio Zastava, band-inno al dialogo transfrontaliero. Ma porterà in scena anche la sua nuova produzione “Brucia prigione brucia – Basaglia a corpo libero” (31 agosto) con House of Ivona e Circolo Bergman. Il lavoro partirà dalle testimonianze e dall’archivio basagliano a Gorizia per restituire la storia attraverso i corpi e il suono.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. È raccomandata la prenotazione tramite WhatsApp o sms al 328 8535125, indicando nome, cognome, spettacolo, numero di biglietti. Eventuali spostamenti d’orario o di location saranno comunicati sui canali social e via messaggio agli iscritti.
In\Visible Cities è organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro e co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Gradisca d’Isonzo, dalla Fondazione Carigo e dall’8 per Mille Valdese. ARS è un progetto del Comune di Gradisca d’Isonzo finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, curato da Kaleidoscienza in partenariato OGS – Istituto di oceanografia e geofisica sperimentale e WWF Area marina protetta di Miramare.