18/11/2024

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga

MASSIMILIANO FEDRIGA, governatore del Friluli Venezia Giuilia
“Se dovessi individuare un denominatore comune per le molteplici azioni di governo messe in campo dalla Giunta regionale in questa legislatura, al netto delle situazioni emergenziali incontrate lungo il percorso, indicherei senza dubbio la volontà di rilanciare l’attrattività del territorio”.
Lo ha sottolineato il governatore Massimiliano Fedriga, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno tenutasi a Trieste, nel salone di rappresentanza del Palazzo della Regione.
Entrando nel vivo della materia, Fedriga si è in particolare soffermato sulle politiche fiscali quali le agevolazioni sull’Irap e l’autonomia “perseguita attraverso il riconoscimento di ulteriori competenze e, soprattutto, per mezzo della stipula di due intese con il Governo nazionale, che ci permettono di trattenere, e reinvestire in Friuli Venezia Giulia, oltre due miliardi di euro”.
Ai giovani siamo chiamati a offrire prospettive chiare affinché decidano di costruire il loro futuro in Friuli Venezia Giulia. Uno dei cardini attorno ai quali si è incentrata l’azione amministrativa ha riguardato le politiche del lavoro e della famiglia: essere la seconda regione italiana per numero di occupati, con un dato che
si avvicina al 70%, vantare il record nazionale di occupazione femminile e aver ridotto il gender gap alla percentuale più bassa d’Italia significa infatti – secondo Fedriga – aver contribuito non solo a garantire più equità sociale, bensì a irrobustire le radici che uniscono cittadini e territorio .
Quanto agli orizzonti futuri, Fedriga ha rimarcato “la necessità di intensificare le relazioni con le aree limitrofe” e di “portare avanti con decisione progetti congiunti

Il vicegovernatore e assessore con deleghe alla Salute, alla disabilità e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi.

RICCARDO RICCARDI ,vicegovernatore e assessore con deleghe alla Salute, alla disabilità e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia,

“Quella che si avvia alla chiusura è stata la legislatura dell’imprevedibile; ci siamo trovati ad affrontare situazioni senza precedenti che hanno cambiato il mondo.
“Ciononostante, pur in una situazione costantemente drammatica, abbiamo comunque garantito la migliore assistenza sanitaria e territoriale, continuando a investire, innovando, aggiornando, formando”, ha aggiunto.
“Per il Sistema salute della Regione i dati parlano da soli: la programmazione degli investimenti negli ultimi 5 anni ammonta a oltre un miliardo di euro, contro i 212 milioni di euro della legislatura precedente. Straordinari gli investimenti nella sanità territoriale per circa 240 milioni di euro, oltre 10 volte di più della precedente legislatura che sommava appena 22 milioni; altrettanto rilevante la quota legata alla parte indistinta all’interno della quale sono contenute le misure di contrasto all’obsolescenza tecnologica di strumentazioni e presidi sanitari che vedranno finanziamenti per circa 350 milioni di euro contro i 126 milioni della precedente legislatura”.
“Per fronteggiare la pandemia sono state somministrate oltre 2,8 milioni di dosi di vaccino in oltre 35 hub sparsi su tutto il territorio regionale.
“È stata votata a larghissima maggioranza la Legge sulla disabilità, dopo 26 anni: una legge che dà capacità di vita e non di sopravvivenza”.
“È stato potenziato il sistema residenziale per le persone anziane non autosufficienti del Friuli Venezia Giulia investendo complessivamente per le strutture oltre 426 milioni di euro, +19% – ha aggiungo ancora Riccardi -; per i servizi legati a quelle semiresidenziali sono stati stanziati invece oltre 5,2 milioni.
Incrementati i posti letto convenzionabili: da 7.148 del 2018 agli odierni 7.885. Per compensare l’aumento dei costi causati dal Covid-19 sono stati stanziati, tra contributi e ristori, 33,8 milioni di euro”.
“Per far fronte alle emergenze meteo, sono stati finanziati 1.183 interventi per gli effetti di Vaia, per 396 milioni di euro; 31 milioni per l’emergenza di novembre 2019; 18 milioni per l’emergenza dicembre 2020; 3,5 milioni per l’evento neve del gennaio 2021; 4,2 milioni per l’emergenza da deficit idrico, cui si aggiungono quasi 21 milioni stanziati per la Regione con il Pnrr” ha concluso Riccardi.

L’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Bini.

SERGIO EMIDIO BINI, assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini
Il Friuli Venezia Giulia è tornato a essere la locomotiva del Nordest. Un risultato che si deve in primo luogo a un tessuto produttivo e sociale unito e resiliente. Un sistema che ha potuto contare sul sostegno costante della Regione, cui abbiamo prestato ascolto rispondendo con risorse crescenti anno su anno fino a raggiungere, nell’arco della legislatura, l’importo di un miliardo di euro a coprire interventi sia di natura emergenziale sia strutturale.
“Un lavoro – ha spiegato l’assessore – fatto anche attraverso la legge SviluppoImpresa, che ha modernizzato e spinto l’economia regionale verso uno sviluppo sostenibile. Proprio attraverso tale legge, la Regione ha dato vita ai distretti del commercio, che hanno già visto coinvolti 133 Comuni, e si è dotata del masterplan delle zone produttive degradate, uno strumento innovativo mirato alla re-industrializzazione di 180 siti produttivi dismessi”.
“Sono stati inoltre potenziati i consorzi di sviluppo industriale e lo strumento degli incentivi all’insediamento, che negli ultimi cinque anni hanno generato investimenti complessivi per oltre 310 milioni di euro e creato occupazione per quasi mille addetti, a fronte di uno stanziamento regionale di 60 milioni di euro”.
“Sempre per attrarre investimenti – ha evidenziato Bini – la Regione ha creato l’Agenzia Lavoro&SviluppoImpresa e potenziato l’accesso al credito. Con il Frie nello specifico si sono deliberati prestiti alle imprese per oltre un miliardo di euro. Inoltre, si è conclusa la fase di commissariamento dell’Aussa Corno, restituendo così alla piena operatività una delle più importanti aree produttive regionali”.
Bini ha sottolineato la centralità del commercio e del turismo, “veri e propri asset dell’economia regionale, cui abbiamo destinato, in 5 anni, oltre 470 milioni di euro, marcando un incremento del 44% sulla legislatura precedente”.
“Solo per il potenziamento dei poli montani – ha proseguito l’assessore – gli investimenti superano i 65 milioni di euro: risorse che, unite a un deciso cambio di passo sul versante della promozione in virtù del nuovo claim identitario ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’, hanno già portato risultati importanti. Nel 2022 il Friuli Venezia Giulia figura infatti, come rilevato da un’analisi condotta da Demoskopika, tra le destinazioni turistiche più gettonate in Italia, al pari di Trentino Alto Adige e Toscana”.
“A testimoniarlo – ha sottolineato l’assessore con delega al Turismo – i dati sul record di presenze fatto registrare nell’ultima stagione estiva: oltre sei milioni di turisti, segnando una crescita del 2,3% rispetto al periodo pre- Covid non soltanto nelle località balneari ma nell’intero territorio regionale”.
“Ciò che più ha contraddistinto la legislatura a guida Fedriga – come ha voluto rimarcare Bini – è stata la capacità di rispondere tempestivamente alle emergenze. Ne sono esempio gli 80 milioni di euro di ristori a favore di ben 55mila imprese del Friuli Venezia Giulia nel periodo pandemico, liquidati in media nell’arco di 30
giorni dalla chiusura dei molti bandi istituiti per sbloccare l’economia; più recentemente – come evidenziato dall’esponente della Giunta regionale – si annoverano gli interventi per far fronte al caro energia, con contributi a fondo perduto per circa 13mila partite iva e il potenziamento del sostegno al credito attraverso i Confidi, a cui nell’arco della legislatura sono stati destinati circa 39 milioni di euro. Non da ultimo, l’incentivo per l’installazione di impianti di autoproduzione di energia da fonte rinnovabile nelle piccole e medie imprese del manifatturiero, del commercio e del terziario: una misura, quest’ultima, che può contare su fondi regionali e su importanti risorse comunitarie per un totale di 55 milioni di euro”.

L’assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi Sebastiano Callari


SEBASTIANO CALLARI, assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi
“L’azione di governo svolta dall’Amministrazione in questa legislatura è stata caratterizzata da importanti interventi e progettazioni sul patrimonio immobiliare regionale. Non mi riferisco solo al Porto Vecchio di
Trieste, dove saranno trasferiti gli uffici, ma anche ad altri immobili come ad esempio Villa Manin, che sarà oggetto di un’ampia ristrutturazione. Sul sul fronte della digitalizzazione, la nostra regione ha compiuto compiere progressi significativi”.
Dal punto di vista finanziario il progetto per il trasferimento degli uffici in Porto Vecchio sarà sostenibile: in primis perché le risorse investite (circa 160 milioni di euro) saranno prevalentemente coperte dalla vendita degli attuali immobili e dai risparmi sulle utenze derivanti dall’accorpamento in un’unica sede.
Sul tema del digitale, l’assessore ha posto l’accento sul pieno coinvolgimento di Insiel nella programmazione regionale, in particolare tramite la realizzazione della nuova piattaforma per la gestione degli appalti in accordo con la Centrale unica di committenza (prima esperienza in Italia) e la gestione del sistema cloud di cui la Regione si sta dotando per archiviare i dati sui cittadini per attività di pubblica amministrazione”.
L’esponente della Giunta ha evidenziato come gli altri principali interventi per l’informatizzazione abbiano contribuito a “rendere più efficiente il servizio della Pubblica amministrazione rispetto alle esigenze
del cittadino. Abbiamo fornito agli enti locali siti internet e altri servizi telematici di qualità, promosso iniziative per abbattere il digital divide, erogato contributi per la gestione generalizzata delle pratiche e abilitato tutti i nostri Comuni ai pagamenti elettronici PagoPa. Fondamentali, infine, le misure adottate sul lavoro agile”.

L’assessore regionale alla Cultura e sport Tiziana Gibelli

TIZIANA GIBELLI, ‘assessore regionale alla Cultura e sport
“Il 2022 si è caratterizzato per alcuni risultati che sono stati estremamente positivi: tra tutti, il consolidamento della misura dell’Art bonus che consente a tante imprese culturali e creative della nostra regione di cofinanziare con fondi privati numerosi importanti progetti”.
“Quest’ultimo anno – ha spiegato l’assessore – ha rappresentato anche il primo banco di prova per Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura 2025: alla fine di questo percorso possiamo dire con orgoglio di essere stati in grado di mettere in piedi un cartellone culturale regionale di poco meno di trecento spettacoli a Gorizia o su Gorizia”.
L’esponente della Giunta Fedriga ha ricordato inoltre come l’attrattività alimentatasi in virtù della candidatura abbia prodotto, già prima del 2025, un incremento dei dati relativi all’afflusso turistico sul territorio con nn +12% rispetto al 2019.
La crescita generale del settore culturale in questi anni di legislatura è attestata anche da due recenti riconoscimenti ministeriali. “Nel corso del 2022 – ha ricordato ancora l’assessore – Fvg Orchestra è stata
riconosciuta come istituzione concertistico orchestrale e Artisti Associati come centro di produzione teatrale: un duplice segnale estremamente positivo per la comunità”.
Infine, in merito al referato dello sport, Gibelli ha ricordato i successi degli atleti regionali e i prossimi principali appuntamenti. “Dopo aver inaugurato l’edizione 2022 dei Giochi nazionali invernali Special Olympics a Sappada, a breve avrà inizio l’atteso evento Eyof 2023.

L’assessore regionale alle Autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione Pierpaolo Roberti.

PIERPAOLO ROBERTI, assessore regionale alle Autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione
“In questa legislatura abbiamo rafforzato la Specialità della Regione. Lo abbiamo fatto con il sistema integrato di finanza pubblica – con cui garantiamo alla Regione un pezzetto di autonomia in più per permettere ai Comuni di lavorare meglio, ad esempio assumendo più personale, e di garantire migliori servizi – ma soprattutto con la riforma dei tributi locali, che segnerà la storia del Friuli Venezia Giulia.
Roberti ha poi evidenziato un altro aspetto della riforma degli Enti locali “che ha posto fine al forzato sistema delle Uti, dando vita agli Enti di decentramento regionale. È stato un primo passo verso la costituzione degli enti di area vasta con cui i cittadini potranno rapportarsi in maniera più agile e veloce. È stato infatti avviato il procedimento per la revisione dello Statuto di autonomia volto alla ricostituzione del livello di governo intermedio tra Regione e Comuni”.
Un altro tema centrale ha riguardato le relazioni con gli Enti locali attraverso la concertazione “che ha avuto un peso rilevante in questa legislatura e che ha permesso di sederci attorno a un tavolo con i nostri sindaci per decidere assieme le strategie di sviluppo mettendo sul piatto le importanti risorse che fino a ora abbiamo stanziato nelle diverse leggi di Stabilità”.
L’impegno della Giunta regionale non è mancato sul fronte della promozione delle lingue minoritarie. “L’indirizzo politico dell’Amministrazione è stato quello di rafforzare il plurilinguismo, non solo per un fattore culturale e identitario ma perché esso rappresenta un elemento importante nella difesa dell’autonomia del Friuli Venezia Giulia”.
Nel settore delle autonomie locali, “oltre ad assicurare il finanziamento ordinario degli Enti locali – ha chiarito Roberti – si è agito con interventi legislativi e amministrativi per supportare i Comuni, gestendo i flussi di risorse straordinarie statali legate alla pandemia e al caro bollette e prevedendo importanti misure di concorso finanziario regionale aggiuntive. Di particolare rilievo la misura regionale a sostegno delle riduzioni di Tari e Tosap/Cosap operate dai Comuni nell’anno 2020 e i contributi a loro favore e degli Edr, per concorrere agli aumenti di spesa per utenze e canoni per garantirne l’attività istituzionale e la continuità nell’erogazione dei servizi”.
Questa legislatura ha visto poi la piena attuazione della legge 5/2021 con cui abbiamo inteso dare maggiori risposte al tema della sicurezza.


L’assessore regionale al Lavoro, istruzione e famiglia Alessia Rosolen

ALESSIA ROSOLEN, assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia
Lavoro e famiglia sono al centro dell’agenda politica. Giovani talenti, famiglie e imprese oggi possono scegliere la nostra regione per la qualità degli interventi a supporto della famiglia, il livello dell’offerta formativa e la diffusione dell’innovazione”.
“Abbiamo favorito l’occupazione – ha spiegato Rosolen – e aumentato la competitività del sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia. Con la modifica della legge regionale sul lavoro abbiamo in particolare rafforzato gli strumenti d’intervento per superare la pandemia e la crisi internazionale in corso, con numeri che ci pongono ai vertici nazionali per stabilità, strutturazione e solidità del mercato del lavoro”.
“Abbiamo triplicato le risorse investite per il contrasto della denatalità e a sostegno della famiglia.
L’approvazione della legge quadro nel 2021 è stata il punto di arrivo di un piano programmatico grazie al quale questa Giunta ha erogato contributi per abbattere le rette degli asili nido e per le spese legate ad attività educative extra scolastiche”.
Nell’ambito dell’istruzione, Rosolen ha sottolineato che “la Regione, con l’iter perseguito per l’ottenimento dell’autonomia scolastica e con l’approvazione della norma sulla regionalizzazione del sistema scolastico, ha aperto un percorso di valorizzazione per il rilancio dei piccoli Comuni che può partire proprio dalle scuole. Fondamentale in questo senso il ruolo delle lingue minoritarie, che hanno permesso di valorizzare le piccole scuole di montagna. Siamo infine l’unica regione ad avere un’agenzia (Ardis) che gestisce tutte le misure per il diritto allo studio, ma anche l’unica che attraverso convenzioni con l’Ufficio scolastico regionale integra i fabbisogni di personale docente, Ata e di sostegno nelle scuole del Friuli Venezia Giulia”.


L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro.

FABIO SCOCCIMARRO, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile
“Le risorse economiche che questa legislatura ha messo in campo sui fronti dell’ambiente e dell’energia sono più che raddoppiate rispetto alla legislatura precedente: i fondi sono infatti passati dai circa 78 milioni di euro del 2018 a quasi 150 milioni. In particolare, nell’ultimo anno abbiamo dovuto affrontare la crisi energetica rispetto alla quale sono state date, a cittadini e imprese, risposte forti e immediate: oltre 70 milioni di euro
destinati alle nostre comunità per far fronte ai rincari energetici; più di 100 milioni per impianti fotovoltaici a favore dei privati; una costante azione sul versante delle Comunità energetiche”.
“Di anno in anno – ha sottolineato l’assessore Scoccimarro – sono aumentati gli investimenti per le opere di tutela del territorio anche rispetto ai veloci cambiamenti climatici in atto: manutenzione dei fiumi, dragaggi e opere di infrastrutturazione portuale non si sono mai fermati. E per il 2023 – ha sottolineato l’assessore – su questi capitoli sono stati stanziati oltre 10 milioni di euro. “.
Ai fondi previsti si sommano – proprio con la Stabilità – i 12,6 milioni di euro destinati al servizio Difesa del suolo e ulteriori 50 milioni di euro del Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Scoccimarro ha poi evidenziato riconversione e chiusura dell’area a caldo dell’ex Ferriera di Servola” che ha avuto un impatto fondamentale nel miglioramento ambientale e nella tutela della salute per la città e il territorio. “Quello del comprensorio siderurgico triestino – ha ricordato l’assessore – rappresenta un modello virtuoso di come, all’interno di una leale collaborazione istituzionale, le pubbliche amministrazioni, nella fattispecie questa Amministrazione regionale, abbiano la capacità di programmare e realizzare dei percorsi di sostenibilità migliorando l’ambiente e salvaguardando i posti di lavoro”.
Sempre rispetto al filone della tutela ambientale, Scoccimarro ha ricordato l’impegno economico (oltre 23 milioni di euro sul 2023) a favore di Arpa Fvg Inoltre, sono previsti un nuovo bando “Polmoni verdi urbani” per un milione di euro e l’avvio della seconda fase dei progetti dei “Parchi tematici energetici”,
Nel capitolo energia rientra invece l’importante risultato ottenuto in questi anni rispetto al freno posto al cosiddetto “turismo del pieno” garantendo anche per il 2023 (oltre 55 i milioni di euro stanziati) lo sconto carburante per i cittadini del Friuli Venezia Giulia. “Si è previsto un super-sconto per alcune aree territoriali più
vicine al confine per evitare la fuga per il pieno carburante, in particolare da parte dei cittadini con redditi più bassi”. “Si è poi compiuta – ha sottolineato Scoccimarro – un’autentica rivoluzione della tessera carburante attraverso l’introduzione di innovative App per i telefonini “.

Rispetto alle future fonti di energia la Regione ha il ruolo di capofila nell’ambizioso progetto strategico della Valle dell’Idrogeno, che dovrà proseguire con Slovenia e Croazia nella ricerca di quell’autonomia energetica cui dobbiamo puntare. Un altro obiettivo, più immediato, è l’appuntamento previsto per la prima parte del prossimo anno con gli Stati Generali dell’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile dell’Alto Adriatico. “Un piano – ha annunciato l’assessore – che porterà alla sottoscrizione della Carta di Trieste tra la nostra Regione e Veneto, Emilia Romagna oltre a Austria, Slovenia e Croazia: un grande progetto di miglioramento ambientale che punta alle future generazioni”.
Parimenti, a puntare al futuro è il disegno di legge “Fvg Green”, che sarà discusso in Consiglio regionale già a gennaio. “Un provvedimento legislativo – ha spiegato l’assessore – che punta a trasformare la nostra regione nella prima realtà territoriale in grado di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo in anticipo di almeno 5 anni rispetto al 2050.

L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier

STEFANO ZANNIER, assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna

“La legislatura che si sta per chiudere ha avuto il carattere dell’eccezionalità per la serie di calamità che si sono susseguite in Friuli Venezia Giulia e che si sono sommate alla pandemia e alla guerra in Ucraina. La tempesta Vaia, l’invasione delle cimici, la siccità ci hanno imposto di intervenire in via straordinaria con quote ingenti di risorse”.
“Nonostante il quadro emergenziale – ha evidenziato Zannier – siamo riusciti a riallineare i programmi europei agli obiettivi di spesa, abbiamo definito misure strutturali a sostegno dell’imprenditoria dei giovani in montagna e delle filiere del settore lattiero-caseario; abbiamo inoltre impresso una forte spinta all’innovazione nel mondo dei Consorzi di bonifica e nell’uso intelligente delle risorse idriche”.
la Regione ha introdotto formule innovative di gestione dei finanziamenti “che consentono alle imprese agricole di poter beneficiare con estrema celerità di risorse sia per l’acquisto di attrezzature sia per le esigenze aziendali”.
“Sostenibilità e territorio rappresentano un binomio inscindibile anche sul piano della promozione, come testimoniato dalla creazione del marchio ‘Io Sono Friuli Venezia Giulia'”, ha ricordato ancora l’assessore.
“La realizzazione di un sistema informativo del capitale naturale e dei servizi ecosistemici del settore agricolo e forestale rappresenta inoltre – secondo Zannier – uno strumento che sarà accessibile a tutti e che permetterà, a regime, di pianificare una programmazione coerente con le esigenze del territorio su alcuni ambiti quali l’erosione del suolo o i problemi relativi alle capacità del sistema irriguo”.
Tra le partite strategiche per il futuro, infine, l’esponente della Giunta Fedriga ha scelto di porre l’accento sull’attivazione del nuovo ente pagatore, che è in via di creazione ed entrerà in funzione dal 2024, e sugli interventi strutturali legati al settore dei seminativi.


L’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli.

BARBARA ZILLI, assessore regionale alle Finanze

“L’adozione di politiche di riduzione della pressione fiscale, le misure di sostegno al tessuto imprenditoriale e sociale del territorio e l’assunzione di misure straordinarie dettate dall’emergenza Covid-19 hanno rappresentato, nel quinquennio, alcuni degli strumenti messi a disposizione dall’Amministrazione regionale per continuare ad assicurare supporto a famiglie e imprese, senza lasciare indietro alcuno. In questo contesto ha giocato un ruolo importante la revisione dei patti finanziari tra Stato e Regione che consentirà un risparmio di 2,4 miliardi di euro nei prossimi cinque anni”. “Abbiamo lavorato fin dall’insediamento su riforme strutturali.
Fra gli interventi rilevanti la riforma dell’Irap, con l’azzeramento dell’aliquota dell’imposta a favore delle imprese operanti nelle zone di svantaggio socio-economico del territorio montano e, per i primi tre anni, anche nel caso di nuovi insediamenti.
Zilli si è quindi soffermata sulla gestione virtuosa della Regione dei fondi comunitari e sull’intervento della Giunta Fedriga a favore dei soci prestatori rimasti coinvolti nel crac delle Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli e della Coopca. ” Abbiamo contribuito a risolvere il disagio patito con ristori fino all’88% delle somme che nel tempo sono state oggetto di ammanco”.
Ulteriori due temi sono stati il Pnrr e l’importante funzione della cabina di regia “prima in Italia e strumento rilevante per la messa a terra delle ingenti risorse disponibili” e l’intensa attività nel settore delle partecipazioni societarie, tra cui la creazione della nuova società Fvg Plus “braccio operativo dal 2023 a sostegno del credito alle Pmi e della gestione di strumenti di sviluppo a beneficio di imprese e privati”.

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