23/07/2024

Tarvisio – Solo la tenacia e la capacità visionaria di Enzo Cainero poteva allestire una tappa impossibile come quella sul Lussari che entrerà nella storia del Giro d’Italia. Ed è grazie al “patron” che il Friuli Venezia Giulia si è fatto conoscere in tutto il mondo, contribuendo ad attrarre molti visitatori nel nostro territorio.

Così il governatore della Regione ha voluto ricordare colui che ha portato il grande ciclismo mondiale in questa zona della penisola, partecipando   a Tarvisio, insieme al vicegovernatore, all’assessore regionale alle Attività produttive e a quello alle Finanze, alla presentazione della 20. tappa della 106. edizione del Giro d’Italia, in programma il 27 maggio che si chiuderà in vetta al monte Lussari.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia, nel suo intervento, ha voluto porre in risalto le doti umane e organizzative di Enzo Cainero, che con il Giro d’Italia ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport a due ruote. 

Il massimo esponente della Giunta ha poi ricordato quanto sia importante portare quest’anno il Giro d’Italia in vetta al monte Lussari – unicum non solo del Friuli Venezia Giulia ma di tutta Europa – dove si incontrano tre culture, quella tedesca, slava e latina e che troverà visibilità mondiale grazie alla diretta della gara che raggiungerà tutti e cinque i contenenti.

 La capacità visionaria di Enzo Cainero fino a giungere ad ortanizzare uan simile frazione,  è stata anche ricordata dal direttore generale del Giro Mauro Vegni. 

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