Il primo Friuli Venezia Giulia Pride ha riempito il cuore di Udine di festa e di colore con 7 mila persone Udine – Sono stati tantissimi a sfilare festosi per le vie del centro storico udinese, Ma anche da altre regioni di Italia, perché questo è il mese dei Pride che coinvolgono tutto lo Stivale (Onda Pride) e ogni settimana una città diversa diventa arcobaleno per un giorno, attirando sostenitori da ogni dove.
In sette mila, questo il numero dato dalla polizia di Udine, hanno dato vita al FVG Pride di Udine. Partecipanti giunti arrivati da tutta la Regione, da Trentino Alto Adige, Veneto, Slovenia e Austria.
Ad aprire la testa del corteo il Comitato Fvg Pride composto dalle cinque associazioni organizzatrici: Arcigay Friuli, Arcilesbica Udine, Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, La Fenice Fvg e Associazione Universitaria Iris insieme ai rappresentanti delle istituzioni.
«Se pensiamo alle battaglie di Loris Fortuna per il divorzio o al caso Eluana Englaro, questa è veramente una città che ha fatto la storia, e credo che essere qui oggi sia anche il riconoscimento al lavoro che è stato portato avanti da chi ci ha preceduto e il testimone che vogliamo dare a chi viene dopo di noi» ha affermato il presidentre della giunta regionale Debora Serracchiani.
«Questa piazza che si chiama libertà, rappresenta un ideale che è di tutti o non è di nessuno. Per questo vi chiedo un momento di silenzio per le persone morte proprio per difenderla». In questo modo il sindaco ha ringraziato la cittadinanza che ha risposto all’appello del Fvg Pride.
« Udine è coerente con la tradizione dei diritti civili, come nel caso di Eluana Englaro. Ringrazio tutte le persone che hanno avuto il coraggio di mostrarsi e combattere – ha affermato il sindsaco di Udine, Furio Honsell – e ne voglio citare due per tutte e sono Ingrid e Adele».
«Abbiamo portato in prima fila le questioni della nostra comunità Lgbtqia, ha detto Nacho Quintana Vergara, presidente del Comitato Fvg Pride – coinvolgendo aziende, esercizi commerciali, negozi di tutto il Friuli Venezia Giulia. Continueremo a lottare – ha dichiarato Vergara – non solo perché è un
nostro diritto ma perché è un nostro dovere. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di far capire che garantire i diritti di alcuni non significa toglierli ad altri, ma significa impegnarsi per una società migliore per tutti. Questa esperienza ci ha permesso creare nuove sinergie che speriamo avranno una vita lunga dopo il Pride». Queste le parole del presidente del Comitato Fvg Pride.