23/07/2024

Calano le nuove partite Iva in regione. Se nei primi 9 mesi del 2014 se ne erano contate 6.591, nello stesso periodo di quest’anno se ne sono registrate 6.183, 408 in meno (-6,2%, in linea con la media nazionale). Lo rileva il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo elaborando dati Inps e del ministero delle Finanze. In compenso nei primi nove mesi del 2015 il Friuli Venezia Giulia si conferma la regione in cui si è registrata la maggiore crescita di nuove assunzioni a tempo indeterminato, +82% rispetto allo stesso periodo del 2014, contro una media nazionale pari a +34,4%. Si tratta dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nel settore privato, esclusi i lavoratori domestici e gli operai agricoli, e negli enti pubblici economici. A venire rilevati sono anche i rapporti in capo a uno stesso lavoratore, con riguardo a tutte le tipologie di lavoro subordinato, inclusi il lavoro somministrato e intermittente. La fonte dei dati sono i versamenti contributivi effettuati dalle imprese. Il risultato è particolarmente positivo, commenta Russo, «anche perché non comprende le trasformazioni a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro a termine, incluse quelle degli apprendisti». I dati relativi alle variazioni contrattuali di rapporti di lavoro esistenti indicano, in Fvg, una crescita del 6,7% delle trasformazioni a tempo indeterminato degli apprendisti (+75 unità rispetto allo stesso periodo del 2014) e del 9,4% dei rapporti a termine (+626 unità). Nel complesso si sono registrate 701 trasformazioni a tempo indeterminato in più rispetto al periodo gennaio-settembre dell’anno scorso (+9%). Le assunzioni a termine costituiscono comunque ancora la quota maggioritaria, mentre prosegue il trend decrescente del ricorso al contratto di apprendistato (-23,9% su base annua), sempre meno conveniente per le imprese. Da gennaio a settembre 2015 la differenza tra le nuove assunzioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato si è ridimensionata dopo un biennio di pesante passivo, ma rimane ancora negativa (-744 unità). Infine, sempre nei primi nove mesi di quest’anno si conferma la crescita esponenziale del ricorso al lavoro accessorio sia a livello nazionale che in regione. Il numero di voucher venduti in Friuli Venezia Giulia da gennaio a settembre 2015 ha infatti superato i 3,7 milioni, con una crescita del 39% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (oltre 1 milione in più). A livello nazionale l’incremento è stato pari al 69%, nell’insieme delle regioni del Nordest al 55%.

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