26/07/2024

L’annosa questione delle radio interferenze lungo il confine tra Italia e Slovenia continua nelle aule dei tribunali, con due tappe fissate per il 15 marzo e 14 aprile per due distinti contenziosi, che oppongono alla radiotv di Stato slovena due gruppi radiofonici italiani. Come riporta il Piccolo di Trieste dell’8 marzo nell’articolo di Marino Greco , il 15 marzo a protestare le sue ragioni sarà il gruppo P-Sphera di Padova, rappresentanto in Friuli Venezia Giulia da Vivaradio e di cui fanno parte emittenti del calibro di Radio Company, Radio 80, Radio Easy Network, Radio Wow, Radio Padova e Radio Valbelluna.
Il Gruppo contesta alla Rtv slovena di disturbare il territorio di Trieste con i suoi segnali, provenienti da impianti che irradiano a 350° gradi CON 2000 watt di potenza quando, invece dovrebbero irradiare a 130° gradi con 200 watt di potenza, tutti orientati verso la Slovenia.
La seconda causa è fissata a Gorizia il 14 aprile – riportiamo sempre dal Piccolo – e oppone alla radiotv di Stato slovena il gruppo radiofonico di Radio Maria e, in questo caso, ci sarebbe una reciprocità di interferenza ma, secondo quanto afferma l’avvocato Felice Vaccaro, che nelle due cause cura le posizioni sia di Radio Maria che del gruppo P-Sphera, gli sloveni irradierebbo dal Monte Nanos almeno sul 70 per cento del territorio friulgiuliano mentre radio Maria dai suoi impianti a Porzus provocherebbe un semplice debordo di segnale , non paragonabile al problema che danno le interferenze slovene. Per entrambe le situazioni è stata interpellata più volte l’Agenzia regolatoria slovena AKOS affinchè intervenisse ma senza alcuna risposta. Della diatriba sulle interferenze se ne è parlato anche a Bruxelles, nel corso un incontro del Radio Spectrum policy Group , ma senza risultati.

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