23/07/2024

Ogni passaggio al nuovo non è facile…c’è sempre chi vede incognite piuttosto che opportunità
anche se il nuovo porta novità positive, migliorie. Nel caso di fusione tra Fiumicello e Villa Vicentina, si creerebbe ad un comune unico di circa 6400 abitanti, con un unico sindaco e con assessori e consiglieri equamente divisi tra le due località, anche se Villa vicentina è molto più piccola di Fiumicello. Di questo si è parlato in due assemblee pubbliche a Villa Vicentina e a Fiumicello, in vista del referendum del 24 settembre, che chiama la popolazione ad esprimersi con un si o con un no alla fusione. Fusione, è stato più volte detto, che e porterebbe risparmi per i cittadini , razionalizzazioni e potenziamento della macchina amministrativa, ripresa degli investimenti, sblocco dei finanziamenti ad opere pubbliche insieme ad incentivi economici rilevanti per i servizi alla popolazione…anche dinnanzi a queste prospettive in alcune animi prevale però la paura del cambio di passo e ci si appella alla storia e all’identità che rischia di essere perduta.

I sindaci di Fiumicello e Villa Vicentina, uniti in direzione della fusione sono impegnati in questi giorni nel porta a porta, visto che le dimensioni delle due località lo permettono, e cercano di far capire ai loro cittadini che fusione significa futuro e crescita e che questo passaggio referendario può ben definirsi occasione di condivisione partecipazione e democrazia rispetto ad un futuro incerto in cui la fusione potrebbe arrivare addirittura per decreto. Però la strada verso la fusione non è del tutto in discesa anche se favorita dalla bontà delle motivazioni. I due sindaci e i sostenitori della fusione forse scontano la mancanza di credibilità della politica, forse scontano anche riverberi di decisioni, sempre politiche, che hanno portato alla creazione delle UTI, Unioni territoriali intercomunali. Sulla carta passaggio storico ma in realtà ancora un processo magmatico non privo di criticità.

Ma le fusioni non c’entrano con le UTI. Sono semmai simili alle unioni e va ricordato che nel 2013 Fiumicello e Villa Vicentina già sottoscrissero il patto per l’unione, poi decaduta nel 2016 per l’avvento delle UTI. Ora è il tempo di decidere per la fusione, come occasione irripetibile- come è stato sottolineato- per dimostrare quanto amministratori e cittadini, insieme, possano difendere e, al tempo stesso rilanciare un territorio, senza ingarbugliarlo senza indebitarlo
ulteriormente, e senza sfregia reo mortificare o rinnegare sul passato…(ascolta i video interventi di Ennio Scridel, Sindaco di Fiumicello e di Gianni Rizzatti, Sindaco di Villa Vicentina.)

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