È stata rilasciata alla Siderurgica Triestina per la Ferriera di Servola un’Autorizzazione Integrata Ambientale di nuova generazione che sostituisce la precedente: vincoli stringenti alle singole emissioni (determinati in base alle migliori tecnologie disponibili), fissazione di valori-obiettivo da raggiungere e la possibilità di rivedere ogni anno l’Autorizzazione, in base al raggiungimento degli obiettivi fissati. Inoltre, se non saranno rispettati i più stringenti parametri ambientali, da oggi adottati, verrà determinata una riduzione della produzione industriale. In considerazione dell’adozione – prevista per la prima volta – della Valutazione di Impatto sulla Salute, alla proprietà vengono imposte prescrizioni più rigorose e significative. Agli interventi strutturali in atto nell’impianto siderurgico della Ferriera di Servola (TS) dovranno corrispondere nella stazione di monitoraggio dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), posizionata a San Lorenzo in Selva, dei valori soglia di qualità dell’aria (Pm10) non superiori a 40 microgrammi per metrocubo (µg/m3) come media sui 12 mesi precedenti e 70 µg/m3 come media delle 24 ore da non superare più di 35 volte sempre nei 12 mesi precedenti, mentre l’individuazione del benzopirene è posta a 1 nanogrammo per metrocubo (ng/m3) quale media sui 12 mesi precedenti. Inoltre, nei punti di monitoraggio delle deposizioni al suolo lungo il perimetro della Ferriera (Portineria Operai e Palazzina Qualità) viene posto un obiettivo di polverosità su base mensile non superiore a 500 milligrammi per metro quadrato al giorno (mg/m2/giorno). Nelle altre stazioni di rilevamento (via Pitacco, via Carpineto, zona via Cesare Rossi e via del Ponticello 54) il limite mensile di polverosità è fissato a 250 mg/m2/giorno e quello medio sui 12 mesi a 140 mg/m2/giorno. Tutti questi valori-obiettivo, viene prescritto nel rilascio dell’AIA allo stabilimento, saranno verificati e aggiornati già nel 2017, nonostante l’Autorizzazione venga rilasciata per un periodo di 10 anni, così come impone la legge. All’Azienda è inoltre indicato di produrre uno studio per la cosiddetta caratterizzazione, cioè la determinazione, delle principali sorgenti di odori presenti nell’impianto e per la valutazione dell’impatto olfattivo (accanto alla nuova installazione di una pompa per il prelievo di campioni di aria, “da analizzare in olfattometria dinamica”, riconosciuto dall’Unione Europea come metodo ufficiale per il riconoscimento della concentrazione di odori in campioni gassosi), nonché un piano di risanamento acustico nell’arco di due anni e mezzo. Il lavoro istruttorio per il rilascio dell’AIA da parte della Conferenza dei Servizi si è sviluppato nell’ambito di otto sedute, tra giugno e dicembre 2015, con la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’ARPA del FVG, della Provincia e del Comune di Trieste, dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria (AAS) n. 1 Triestina, dei Vigili del Fuoco, dell’Acegas e (senza diritto di voto) della proprietà: i rappresentati di Regione, Provincia e Comune hanno approvato all’unanimità la Relazione istruttoria. Con questo provvedimento è previsto un forte impegno di Regione e ARPA nell’attività di monitoraggio e controllo.