L’eurodeputata Isabella De Monte e il sindsaco di Udine Furio Honsell così commentano la notizia sul piano di sviluppo dell’ANSA, che prevede 65 esuberi.
“Mai come oggi, tempo in cui tutto è notizia e si espande sul web, abbiamo bisogno di un’informazione precisa, credibile e autorevole. In questo l’Agenzia Ansa è strumento prezioso, da valorizzare e sul quale investire”. Lo afferma l’europarlamentare Pd, vice capodelegazione a Bruxelles, Isabella De Monte, in merito alla piano di esuberi previsto per l’Agenza Ansa, di fronte al quale i giornalisti hanno proclamato uno sciopero.
Secondo De Monte “viviamo in una realtà complessa e spesso “intasata” di informazioni in eccesso che è necessario saper selezionare e decifrare per capire il presente. Per questo – continua – tutelare la professione giornalistica significa non solo difendere il lavoro e i lavoratori, ma anche proteggere un valore e una necessità di tutti”.
“L’Ansa è una rete di conoscenza e informazione – sottolinea De Monte – che connette i territori, e l’Italia con il resto del mondo, a partire dall’Europa. Su di essa in molti, a ogni livello, fanno affidamento e mi auguro che, nonostante il momento difficile anche per l’editoria, possa mantenere tutti gli strumenti per rimanere tale nel tempo”.
“La libertà di stampa e il pluralismo dell’informazione sono due dei pilastri su cui si fonda la democrazia. Spero dunque che l’azienda trovi presto una soluzione che non penalizzi il lavoro dei giornalisti e, dall’altro, non metta in pericolo la presenza di un importante e autorevole mezzo d’informazione al servizio del cittadino”.
Il sindaco del Comune di Udine, Furio Honsell, commenta così la notizia del piano di riorientamento e sviluppo presentato dall’azienda al Cdr dei giornalisti dell’Agenzia Ansa. Un piano che, secondo quanto riportato in una nota, prevede 65 esuberi per la redazione giornalistica da gestire dal primo luglio.
“Udine, ma in generale tutta la regione Friuli Venezia Giulia – continua Honsell –, sta drammaticamente assistendo a un costante impoverimento della pluralità dell’offerta giornalistica. Nel caso in cui Udine, il Friuli e la regione, dovessero perdere o vedere ridotta un’altra voce, questo rappresenterebbe un preoccupante impoverimento per tutta la comunità e per tutti i cittadini di acquisire una dimensione critica e di vedere riconosciuto il loro diritto ad essere informati. Sia come sindaco e come cittadino – conclude – sono quindi a fianco dei giornalisti che in questi anni hanno prestato il loro servizio con grande professionalità e mi auguro che si possa trovare al più presto una soluzione”